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Offensiva commerciale USA

La Casa Bianca: dazi contro la Cina al 104%

Trump ha anche ordinato di fare “accordi commerciali su misura” con ogni Paese

  • 7 aprile, 08:53
  • Ieri, 00:19
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La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt

  • AP Photo/Alex Brandon
Di: Redazione RSI Info 

Da mercoledì i dazi contro la Cina saliranno al 104%. Lo conferma la Casa Bianca. A inizio mese Trump ha imposto dazi del 34% contro Pechino, più il 25% di tariffe già in vigore, e ieri aveva avvertito che da domani, 9 aprile, ne avrebbe imposti altri al 50% se la Cina non avesse ritirato le sue misure ritorsive.

Donald Trump si è incontrato col suo team per il commercio e ha ordinato di fare “accordi commerciali su misura” con ogni Paese. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che tutte le opzioni restano sul tavolo per ciascun Paese.

L’ombra dei dazi USA continua a gravare sulle transazioni delle borse, ma dopo un inizio di settimana segnato da considerevoli cali, i mercati azionari manifestano ora segnali di ripresa.

E sulla scia della vertenza sui dazi UBS corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell’economia svizzera nel 2025 e nel 2026.

04:37

Il lunedì nero delle Borse

Telegiornale 07.04.2025, 12:30

01:26

RG 07.30 del 07.04.2025: Il servizio di Paola Latorre sulla guerra dei dazi

RSI Info 07.04.2025, 07:00

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8 aprile, 21:54

Canada, dazi del 25% sulle auto USA

Il Canada ha annunciato che dal 9 aprile applicherà dazi del 25% sulle auto americane.

8 aprile, 21:27

Ermotti critico sui dazi: "Situazione sfuggita di mano"

Il presidente della direzione di UBS Sergio Ermotti ha aspramente criticato i nuovi dazi decisi dal presidente statunitense Donald Trump. “Non avrei mai pensato che la situazione potesse sfuggire di mano in questo modo”, ha detto davanti all’assemblea dei delegati del PLR zurighese, dove era stato invitato a tenere un discorso.

8 aprile, 20:25

Casa Bianca, Trump farà accordi su misura

Donald Trump si è incontrato col suo team per il commercio e ha ordinato di fare “accordi commerciali su misura” con ogni Paese. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, sottolineando che tutte le opzioni restano sul tavolo per ciascun Paese.

8 aprile, 19:34

Dazi alla Cina del 104%

Da domani mercoledì i dazi contro la Cina saliranno al 104%. Lo conferma la Casa Bianca. A inizio mese Trump ha imposto dazi del 34% contro Pechino, più il 25% di tariffe già in vigore, e lunedì aveva avvertito che dal 9 aprile, ne avrebbe imposti altri al 50% se la Cina non avesse ritirato le sue misure ritorsive.

8 aprile, 19:04

UBS corregge al ribasso le previsioni di crescita della Svizzera

Sulla scia della vertenza sui dazi UBS corregge sensibilmente al ribasso le stime sulla crescita dell’economia svizzera nel 2025 e nel 2026.

Per l’anno in corso gli esperti della maggiore banca elvetica prevedono che il prodotto interno lordo (PIL) - al netto degli eventi sportivi - aumenterà dell’1,0%, a fronte del +1,5% stimato in precedenza, mentre nei dodici mesi successivi la progressione sarà dell’1,2%, contro il +1,7% ipotizzato prima.

8 aprile, 19:02

I repubblicani al Senato sollecitano accordi e lo stop ai dazi

I repubblicani al Senato hanno esortato il rappresentante per il commercio USA Jamieson Greer a negoziare accordi con i leader mondiali, in un’udienza a Capitol Hill, auspicando che la guerra commerciale scatenata dal presidente Donald Trump abbia una fine.

Il presidente della commissione Finanze del Senato, Mike Crapo, ha aperto l’udienza incalzando Greer sull’”obiettivo” dell’amministrazione per le sue ampie “tariffe reciproche” e ha affermato di sperare che l’obiettivo sia espandere il commercio e aprire i mercati per gli esportatori americani.

Il senatore James Lankford è stato ancora più diretto. “Tutti quelli con cui parlo sono grati che stiamo effettivamente affrontando la questione del deficit commerciale e cercando di abbattere le barriere al commercio”, ha detto Lankford a Greer. Ma, ha aggiunto, “vogliono anche avere una tempistica” su quando le tariffe saranno revocate.


8 aprile, 18:48

Dazi: Trump ha perso 500 milioni

I dazi pesano direttamente anche su Donald Trump. Il presidente americano - secondo i calcoli di Forbes - valeva la scorsa settimana, prima di dare il via alla guerra commerciale, 4,7 miliardi di dollari (4,01 miliardi di franchi al cambio attuale). Ora ne vale 4,2 in seguito al calo dei titoli della Trump Media and Technology Company, che nelle ultime tre sedute ha perso l’8% scivolando ai minimi da ottobre.

8 aprile, 18:44

La Svezia ottiene un'eccezione sui dazi

Il ministro del commercio estero svedese, Benjamin Dousa, è riuscito a negoziare un’eccezione ai dazi europei contro gli Stati Uniti per l’importo del caolino. Il materiale è essenziale per l’industria della carta che ha un peso importante sull’economia della Svezia.

“In questo periodo cupo nella politica commerciale degli Stati Uniti, la Svezia ha comunque ottenuto una vittoria”, ha dichiarato Dousa. “Abbiamo sempre detto che sosteniamo l’UE, ma proteggeremo l’economia e i posti di lavoro svedesi, e non vogliamo darci la zappa sui piedi aumentando le tariffe sui beni di consumo importanti per l’industria svedese” ha sottolineato Dousa, intervistato dall’agenzia di stampa svedese, Tt.

La Svezia avrebbe chiesto l’eccezione anche per altri due prodotti importati dagli USA ma su questi ultimi ha ricevuto parere contrario da Bruxelles.

8 aprile, 14:50

I Grigioni temono l'impatto dei dazi

Nei Grigioni, i dazi decisi da Trump potrebbero colpire in particolare due settori.

Le PMI con sede nei Grigioni, che esportano i loro prodotti di nicchia, non hanno la possibilità di espandersi negli USA, ha dichiarato oggi il presidente del Governo retico Marcus Caduff. Per compensare le perdite potrebbe quindi essere utilizzata l’indennità per lavoro ridotto.

Pure il settore turistico probabilmente risentirà dei dazi. Benché la quota dei visitatori proveniente dagli USA sia nei Grigioni al quinto posto, essa è cresciuta fortemente negli ultimi anni, ha spiegato il consigliere di Stato.

Il turismo retico dipende però molto di più dagli ospiti europei che da quelli statunitensi, ha proseguito Caduff. Per questo motivo, occorre fare più affidamento sui Paesi europei e garantire l’instaurazione di “relazioni regolamentate”.

8 aprile, 13:18

L'UE chiede di “evitare l'escalation” parlando con Pechino

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto di “evitare un’escalation” sulla scia dei dazi imposti dagli Stati Uniti. La von der Leyen ha parlato telefonicamente con il premier cinese Li Qiang, ha affermato l’UE in un comunicato stampa martedì.

Durante il colloquio “la presidente ha chiesto una risoluzione negoziata della situazione attuale, sottolineando la necessità di evitare un’ulteriore escalation”, ha dichiarato la Commissione.

Martedì la Cina ha promesso di combattere i dazi statunitensi “ad oltranza”, nonostante la minaccia di Donald Trump di applicare nuove sovrattasse fino al 50% sulle importazioni cinesi, se Pechino non rinuncerà ad applicare ulteriori tariffe del 34% sui prodotti statunitensi a partire da giovedì.

8 aprile, 12:39

Imprese svizzere sconcertate dai dazi

Adesso è aumentato il rischio che gli stessi Stati Uniti, la Svizzera e con loro tutto il mondo entrino in una recessione. Questa sarebbe una situazione estremamente preoccupante e da evitare a ogni costo. Lo ha dichiarato lunedì 7 aprile 2025 la direttrice di Economiesuisse, Monika Rühl, ospite dello speciale “60 minuti” (RSI La1, alle 20.40), dedicato all’effetto dei dazi - annunciati dal presidente USA Donald Trump - sulla Svizzera e sul mondo intero.

8 aprile, 12:39

I dazi visti dalla Cina: “Impatto sull’economia limitato”

a e risposta della scorsa settimana, la Cina ha assicurato che “combatterà fino alla fine” contro i dazi imposti da Donald Trump in una guerra commerciale che voleva evitare ma da cui segnala di non voler fuggire. Il presidente degli Stati Uniti ha minacciato ulteriori tasse aggiuntive del 50% sulle importazioni da Pechino. L’analisi di Wang Wen dello Chongyang Institute per gli Studi Finanziari dell’Università Renmin di Pechino.

8 aprile, 10:16

Cina contro J.D. Vance: "Ignorante e maleducato"

Pechino ha condannato le parole del vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance definendole “ignoranti e maleducate” per aver detto che Washington stava prendendo in prestito denaro dagli “agricoltori cinesi”.

La posizione della Cina sulle relazioni economiche e commerciali bilaterali è stata molto chiara”, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Lin Jian. È sorprendente e triste sentire commenti così ignoranti e scortesi da parte di questo vicepresidente”, ha aggiunto.

In un’intervista concessa giovedì a FOX News, Vance ha difeso i dazi come antidoto a un’“economia globalista” che “non ha funzionato per gli americani comuni”. “Prendiamo in prestito denaro dai contadini cinesi per acquistare le cose che quei contadini cinesi producono”, aveva affermato il vicepresidente. “Questa non è una ricetta per la prosperità economica. Non è una ricetta per prezzi bassi e non è una ricetta per buoni posti di lavoro negli Stati Uniti d’America.”

8 aprile, 10:08

Borse cinesi in recupero minimo dopo il lunedì nero

Le borse cinesi martedì trovano un “rimbalzo” minimo all’indomani delle pesanti perdite in scia ai dazi di Donald Trump e ai timori di recessione globale: l’indice Composite di Shanghai sale dell’1,58%, a 3’145,55 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso dello 0,81%, a quota 1’791,83 punti.

8 aprile, 10:07

Musk chiede a Trump la revoca dei dazi

Nel fine settimana Elon Musk, uno dei principali consiglieri del presidente americano Donald Trump, ha cercato personalmente di convincere quest’ultimo a revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. Ma il tentativo non ha finora avuto successo.

Lo scrive il “Washington Post” citando proprie fonti anonime. La rottura del patron di Tesla, X e SpaceX con Trump sulle tariffe, priorità dell’amministrazione americana, rappresenta il disaccordo più importante tra i due.

Tesla ha visto le vendite trimestrali crollare drasticamente a causa delle reazioni negative al suo ruolo di consigliere del presidente. Le sue azioni erano scambiate a 233,29 dollari lunedì in chiusura di Wall Street, in calo di oltre il 42% da inizio anno.

8 aprile, 08:13

Investitori si orientano su yen e franco svizzero

Martedì lo yen e il franco svizzero si sono mantenuti vicino ai massimi di sei mesi e il dollaro statunitense ha subito ampie perdite mentre i mercati finanziari sono alle prese con le crescenti preoccupazioni di recessione sulla scia delle tariffe doganali volute da Donald Trump.

I mercati valutari sono rimasti fragili, ma pure molto calmi negli scambi asiatici, dopo 24 ore altalenanti in cui il dollaro ha perso terreno contro le valute rifugio, mentre gli operatori facevano il punto sugli sviluppi.

Per quanto riguarda le valute nell’ultima settimana gli investitori si sono riversati sullo yen giapponese e sul franco svizzero, in cerca di riparo dalle turbolenze dei mercati internazionali.

8 aprile, 07:28

Bessent: "Presidente Trump pronto a negoziare sui dazi"

Il segretario al Tesoro Scott Bessent, che insieme al rappresentante commerciale degli USA Jamieson Greer è stato incaricato delle trattative sui dazi con il Giappone, ha dichiarato che il presidente Donald Trump è pronto a negoziare. Lo riporta il “New York Times”.

Bessent ha detto di aver suggerito ai Paesi coinvolti di “mantenere la calma. E, a un certo punto, il presidente Trump sarà pronto a negoziare”. I commenti contraddicono Peter Navarro, consigliere commerciale della Casa Bianca, che lunedì ha detto che non ci sarebbero state negoziazioni.

Scott Bessent ha, in parte, anche contraddetto lo stesso Trump, il quale in un colloquio con il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto che non sta valutando “pause nei dazi”.

8 aprile, 07:15

Future positivi, Borse europee verso un recupero

Le Borse europee si avviano verso il rimbalzo dopo i tonfi delle sedute precedenti. I future dei principali listini del Vecchio continente e quelli di Wall Street sono positivi, in scia con l’andamento dei mercati asiatici.

Gli investitori intravedono spiragli di una tregua sul fronte dei dazi dopo che Donald Trump ha minacciato tariffe aggiuntive del 50%, pur facendo balenare la prospettiva di negoziati con gli altri Paesi.

8 aprile, 06:46

Anche i dirigenti grandi aziende USA mostrano perplessità

Anche i dirigenti delle grandi aziende statunitensi hanno iniziato a manifestare perplessità sull’azione di Donald Trump per i danni all’economia e ai mercati finanziari: Larry Fink, il capo di BlackRock, ha ad esempio detto che la maggior parte dei CEO con cui parla pensa che gli Stati Uniti siano in recessione.

8 aprile, 06:38

Mercati asiatici in altalena: recuperano Hong Kong e Seul, calano Taiwan e Singapore

La maggior parte dei mercati asiatici è in ripresa dopo la sessione volatile e contrastata delle Borse americane, dato che Trump ha tenuto gli investitori in bilico con commenti contrastanti sui dazi.

Oltre a Tokyo, hanno mostrato segni di ripresa Hong Kong (+1,92%), Seul (+1,6%), come pure Shanghai (+0,68%) e Shenzhen (+0,20%), mentre i listini di Taiwan (-4,74%) e Singapore (-1,46%) mostrano forti segnali di debolezza.

Brusco è invece il ritorno agli scambi per tre Borse del sud-est asiatico dopo una lunga pausa festiva: il Jakarta Composite è precipitato del 9,19% in avvio, causando lo stop delle contrattazioni di circa mezz’ora. I listini vietnamiti cedono intorno al 5% con i dazi al 46% decisi da Trump e a Bangkok, infine, la Borsa cede più del 4%.

8 aprile, 05:58

In recupero la Borsa di Tokyo dopo il lunedì nero

La Borsa di Tokyo è rimbalzata del 6% martedì, riprendendo fiato dopo il crollo dell’8% del giorno precedente a causa dell’offensiva doganale degli Stati Uniti, sostenuta dalla ripresa dei titoli tecnologici e rassicurata dalla prospettiva di negoziati tra Giappone e Stati Uniti.

A Tokyo, intorno alle 02:40 ora svizzera, l’indice principale Nikkei era in rialzo del 6,13% a 33.041, mentre l’indice più ampio Topix era in aumento del 6,54% a 2.438 punti.

Lunedì l’indice Nikkei era crollato del 7,82%, all’unisono con la debacle dei mercati azionari asiatici, presi dal panico per l’impatto economico dei dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump.

8 aprile, 05:56

Cina lotterà contro dazi USA "ad oltranza"

La Cina ha promesso martedì di lottare contro i dazi statunitensi “ad oltranza” nonostante la minaccia di Donald Trump di imporre nuove tariffe, con le due maggiori economie mondiali che si sono dette pronte a un’escalation nonostante il crollo dei mercati finanziari.

L’amministrazione statunitense ha insistito sulla disponibilità a negoziare e i mercati azionari asiatici, guidati da Tokyo, sono per lo più saliti all’inizio delle contrattazioni di martedì, riprendendo fiato dopo diverse sessioni di crolli, riflettendo lo shock sull’economia globale causato dall’offensiva commerciale del presidente statunitense.

Per il momento, però, i mercati mondiali sono ben lontani dal recuperare i trilioni di dollari andati in fumo dal “giorno della liberazione” di mercoledì scorso, quando Donald Trump ha annunciato i dazi sulle importazioni dalla maggior parte dei Paesi del mondo, soprattutto in Europa e in Asia.

7 aprile, 23:10

Trump: "Possibili sia dazi permanenti, sia negoziati"

“I dazi potrebbero essere permanenti ma potrebbero anche esserci negoziati”: lo ha detto Donald Trump nell’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale, tenendo aperte le due ipotesi nella sua guerra commerciale.

7 aprile, 22:52

Wall Street chiude contrastata

Wall Street chiude contrastata dopo che Donald Trump ha escluso pause dei dazi. Il Dow Jones perde lo 0,91% a 37.965,60 punti, il Nasdaq guadagna lo 0,10% a 15.603,26 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,23% a 5062,25 punti.

7 aprile, 21:46

Caos sui mercati, bruciati quasi 10'000 miliardi in tre giorni

Le speranze di un’inversione di tendenza sui mercati mondiali, affossati giovedì e venerdì dall’introduzione dei dazi voluti dal presidente statunitense Trump, non si sono concretizzate. Anzi le Borse hanno passato una terza giornata consecutiva di panico, pur con un progressivo tentativo da parte di Wall Street e soprattutto dei titoli tecnologici di limitare i danni. Che comunque sono enormi: in tre giorni di “sell off” i soli mercati finanziari hanno bruciato quasi 10’000 miliardi di dollari, 9’500 secondo i calcoli di Bloomberg.


7 aprile, 20:54

Pechino corteggia il mondo: noi la "terra promessa"

La decisione del presidente cinese Xi Jinping di reagire con rapidità e forza alla raffica di “dazi reciproci” globali voluti da Donald Trump ha inviato al mondo un messaggio chiaro: se gli USA vogliono una guerra commerciale, la Cina è pronta a combatterla. E le ultime minacce del tycoon di ulteriori tariffe del 50%, nel caso in cui Pechino non ritirasse le sue tariffe al 34% sull’import dei beni americani, è difficile che possano fare breccia tra i leader comunisti, dove il cedimento alle pressioni USA ha il significato di una debolezza intollerabile.

Quindi, con la scarsa propensione al negoziato, Pechino è tornata a corteggiare le aziende americane attive nel Dragone con lo scopo sia di ribadire la volontà di tutelare i loro interessi di fronte alle posture anti-multilateralismo di Washington, sia di presentarsi come “terra promessa” per tutti gli investimenti stranieri.

7 aprile, 20:15

Musk e il video della matita di Friedman contro i dazi

Terzo affondo velato in pochi giorni di Elon Musk contro i dazi del suo first buddy Donald Trump. Il patron di Tesla ha condiviso su X un vecchio video in cui Milton Friedman, premio Nobel per l’economia (morto nel 2006) e uno dei più fervidi sostenitori del libero mercato, illustra con una matita “la magia del sistema dei prezzi” e la necessità di avere commerci senza barriere.


7 aprile, 19:12

Borsa: l'Europa conclude in violento calo

Mercati azionari del Vecchio continente ancora in scivolata con l’introduzione dei dazi statunitensi: la Borsa peggiore è stata quella di Milano, che ha chiuso con un ribasso del 5,2%, seguita da Parigi e Amsterdam in calo del 4,7%. Londra ha ceduto il 4,4%.

7 aprile, 18:41

Robert Habeck sugli USA: "Non saranno in grado di resistere a lungo"

“La pressione è innanzitutto sugli americani. Il Paese potrebbe andare incontro a una recessione con un’inflazione elevata. Si tratta di un mix tossico per qualsiasi società aperta. Vedremo come andrà, ma non saranno in grado di resistere a lungo. Soprattutto se l’Europa riuscirà a essere unita e ad allearsi con tutti gli altri Paesi colpiti da questa follia tariffaria, come il Giappone, la Corea del Sud e ora l’Indonesia”. Lo ha detto il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck al termine al Consiglio UE sul Commercio.

7 aprile, 17:39

La Borsa svizzera cede il 5,16%

L’inizio della settimana borsistica è stato caratterizzato da un’ondata di vendite a Zurigo: lo SMI ha perso nella seduta di lunedì il 5,2% rispetto alla chiusura di venerdì, a quota 11’047,48 punti. Dopo una partenza caratterizzata da un ribasso deciso ma pur sempre abituale il mercato è quasi immediatamente crollato, arrivando a perdere oltre il 6%, in linea con le altre piazze europee, in reazione ad arretramenti ancora più imponenti in Asia. I corsi si sono poi però stabilizzati. Fra giovedì (-2,45%), venerdì (-5,14%) e oggi è però stato un bagno di sangue, che conferma le ultime settimane da incubo: basti pensare che l’SMI ha perso il 16% in poco più di un mese, cioè dal massimo annuale di 13’199,05 punti dello scorso 3 marzo. La performance 2025 è così ormai diventata negativa: -5%.

7 aprile, 17:37

Trump minaccia ancora la Cina

La Casa Bianca è pronta ad avviare da subito negoziati sui dazi con tutti i Paesi, ma non con la Cina, che ha già annunciato i suoi contro-dazi al 34%. Anzi, Donald Trump rincara la dose: se Pechino non farà marcia indietro, si vedrà imporre tariffe supplementari del 50% già da mercoledì 9 aprile.

7 aprile, 17:34

L'UE ha pazienza, ma non infinita

Il piano A dell’UE è quello del negoziato, ma se non andrà in porto i Ventisette replicheranno ai dazi statunitensi.

7 aprile, 16:55

Primi contatti tra Parmelin e il rappresentante per il commercio USA Greer

Il consigliere federale Guy Parmelin ha avuto un primo contatto con il rappresentante per il commercio statunitense Jamieson Greer. I colloqui proseguiranno, ha annunciato lunedì sul social network X il ministro.

L’incontro è stato “una grande opportunità per discutere delle relazioni commerciali bilaterali”, ha inoltre dichiarato Parmelin.

7 aprile, 16:52

Pausa di 90 giorni? La Casa Bianca smentisce

La Casa Bianca smentisce l’ipotesi di una sospensione di 90 giorni per i dazi, che era stata divulgata in precedenza dai media citando un consigliere del presidente Donald Trump.

7 aprile, 16:30

OMC, nuova denuncia canadese

Il Canada ha inoltrato una seconda denuncia all’Organizzazione mondiale del commercio contro i dazi imposti dagli Stati Uniti nei suoi confronti. Questa volta riguarda il 25% sulle automobili e i pezzi di automobili.

7 aprile, 16:26

"Trump sta considerando di sospendere i dazi per 90 giorni"

Secondo Kevin Hassett, direttore del National Economic Council e consigliere di Donald Trump, ha affermato che il presidente sta prendendo in considerazione di sospendere per 90 giorni i dazi imposti alla quasi totalità dei Paesi del globo. La sospensione non varrebbe per la Cina, che ha già replicato con contromisure di pari entità.

7 aprile, 15:59

Trump agli americani: "Niente panico, non siate deboli"

La Borsa cala, ma Donald Trump non fa passi indietro. “Gli Stati Uniti hanno la possibilità di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatto decenni fa. Non siate deboli! Non siate stupidi! Non andate nel panico! Siate forti, coraggiosi e pazienti e la grandezza sarà il risultato!”, ha scritto il presidente americano sul suo social network Truth. “Stiamo parlando con i Paesi di tutto il mondo. Stiamo definendo parametri severi ma equi”, scrive ancora Trump su Truth sottolineando di aver avuto un colloquio oggi con il premier giapponese.

7 aprile, 15:44

Wall Street apre in rosso

Dopo quelle asiatiche ed europee, anche la Borsa di New York apre la seduta in negativo: a Wall Street dopo i primi scambi il Dow Jones è in calo del 2,85%, il Nasdaq del 3,91% e l’indice allargato S&P 500 del 3,24%.

7 aprile, 15:15

"Abbiamo proposto agli Stati Uniti un regime senza dazi"

L’Unione Europea ha proposto agli Stati Uniti una esenzione totale reciproca da diritti doganali per tutti i prodotti industriali. Lo ha detto in conferenza stampa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Si tratta di una mossa per evitare una guerra commerciale: Bruxelles “è pronta a concludere un buon accordo”, ma si riserva anche l’opzione di rispondere con contromisure a tutela dei propri interessi.

7 aprile, 12:05

La Borsa svizzera si conferma in forte ribasso

Si conferma in forte ribasso la Borsa svizzera, che sta vivendo una delle peggiori giornate degli ultimi anni. Alle 12.00 l’indice dei valori guida SMI segnava 11’030,26 punti, in flessione del 5,31% rispetto a venerdì, quando il mercato aveva già subito un tonfo del 5,14%.

7 aprile, 10:26

La Cina "terra sicura per gli investitori stranieri"

La Cina proteggerà le imprese che investono nel Paese, anche quelle statunitensi e straniere in generale. Pechino promette di rimanere “un porto sicuro” nella guerra commerciale scatenata da Donald Trump e alla quale il colosso asiatico ha risposto introducendo a sua volta dazi del 34% a partire dal 10 aprile, oltre a misure di controllo sulle esportazioni di alcune terre rare.

7 aprile, 10:23

Borsa di Hong Kong in caduta libera

La Borsa di Hong Kong ha chiuso poco fa le contrattazioni, con un calo del 13,22%: per l’indice Hang Seng si tratta della più grave contrazione dalla crisi finanziaria del lontano 1997

7 aprile, 10:18

Il miliardario a Trump: "Fermati o sarà un inverno nucleare economico"

Lui è un investitore miliardario sostenitore del presidente statunitense Donald Trump, ma chiede di sospendere l’aggressiva campagna di dazi. Una campagna che, lo scrive Bill Ackman in un lungo post su X, potrebbe innescare “un inverno nucleare economico”, con conseguenze negative per la classe operaia americana.

“Imponendo tariffe massicce e sproporzionate sia ai nostri amici che ai nostri nemici e scatenando così una guerra economica globale contro il mondo intero in una volta sola - sostiene il gestore di hedge fund - stiamo distruggendo la fiducia nel nostro paese come partner commerciale, come luogo in cui fare affari e come mercato in cui investire capitali”.

7 aprile, 09:29

La chiusura negativa delle Borse cinesi

Chiusura in profondo rosso anche per le Borse cinesi: lunedì Shanghai ha terminato gli scambi in calo del 7,34%, a 3’096,58 punti, mentre Shenzhen ha perso il 10,79%, a quota 1’777,37.

7 aprile, 09:14

A picco anche le altre Borse europee

Apertura in netto calo anche per gli altri listini europei: a Francoforte la flessione dopo pochi minuti di contrattazione sfiora il 10%, a Parigi di 6,5 punti

7 aprile, 09:12

SMI sempre più rosso

L’effetto dei dazi statunitensi si fa sentire in maniera ancora più marcata anche sulla Borsa svizzera, dove dopo l’apertura l’indice SMI è sceso del 6,9%.

7 aprile, 09:08

Anche in Svizzera apertura in netto ribasso

Anche la Borsa svizzera apre la prima seduta della settimana in netto ribasso: alle 9.03 l’indice dei valori guida SMI segnava 11’476,31 punti, in flessione dell’1,48% rispetto a venerdì.

Dopo il venerdì nero (lo SMI aveva perso il 5% la peggiore seduta dal marzo 2020, ai tempi della pandemia) vi è il rischio che segua un lunedì altrettanto rosso.

7 aprile, 08:57

Scambi terminati (in negativo) a Tokyo e Seul

Le contrattazioni si sono chiuse con segno negativo a Tokyo e Seul. La Borsa giapponese ha terminato gli scambi, lunedì, con un calo del 7,82%. Nella Corea del Sud il calo è del 5,57%.

7 aprile, 08:51

Mercati asiatici in profondo rosso

Dopo l’entrata in vigore dei dazi imposti dagli Stati Uniti, la settimana si è aperta con il crollo delle Borse asiatiche.

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