Strade d'accesso quasi tutte chiuse, pattuglie dotate di abbigliamento protettivo e grandi quantità di disinfettante nell'unica entrata ancora aperta, popolazione quasi completamente isolata in casa propria: a Zahara de la Sierra le misure in atto dallo scorso 14 marzo sono estreme, ma funzionano.
La cittadella, situata su una rocca in Andalusia, nel sud della Spagna, ha pensato a tutto: camion che spruzzano di disinfettante l'intero villaggio due volte a settimana, vetture con musica e luci per intrattenere i bambini che assistono dai balconi e l'associazione cittadina delle donne che si occupa di portare i beni di prima necessità e cibi già pronti agli anziani e alle persone non autosufficienti.
Tutto questo ha permesso a quella che nel Medioevo era una fortezza (incapace, stando alle cronache dell'epoca, di respingere gli attacchi francesi) di rimanere immune al coronavirus, dato che nessuno dei suoi 1'400 abitanti ha contratto il Covid-19, mentre la Comunità autonoma circostante ha già registrato oltre 6'000 contagi.
Contagi, primato europeo per la Spagna
Telegiornale 04.04.2020, 22:00