Il robot si chiama Spot. Quando incontra i passanti una suadente voce femminile ricorda loro di rispettare la distanza di due metri fra sé e gli altri. Munito di occhi-telecamere controlla che non vi siano assembramenti e invia le informazioni ad un computer centrale.
La città-stato di Singapore, 5 milioni di abitanti, è una delle più colpite dal coronavirus in Asia. Spot ha un aspetto inquietante, non ha la testa e le sue zampe sono sottili come quelle di un ragno. Ma in fondo cosa importa? Anche un brutto robot può aiutare a contenere il diffondersi del contagio.
fran