Dall'inizio dell'invasione la Federazione Russa ha effettuato 4’500 attacchi missilistici sull'Ucraina e più di 8’000 raid aerei. L’ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo discorso video di venerdì notte, registrato per strada vicino al relitto di un drone nemico.
Zelensky ha descritto i rapporti sul possibile ritiro delle truppe russe dalla città come disinformazione e ha liquidato come "sceneggiata" i recenti tentativi da parte di funzionari locali sostenuti dal Cremlino di persuadere i residenti civili della città a trasferirsi più in profondità nel territorio controllato da Mosca prima dell'avanzata ucraina. “I loro soldati più addestrati sono in posizione. Non hanno certo lasciato Kherson: lo vediamo e non crediamo a quanto raccontano", ha detto il capo di Stato ucraino.
Intanto oggi, venerdì, le forze ucraine stanno attaccando le postazioni dei soldati russi in città, mentre i combattimenti si intensificano anche a est. I militari di Kiev circondano Kherson in più punti e stanno attaccando i capisaldi della Russia sulla riva occidentale del fiume Dnipro, che divide la città e parte della sua regione.
I media russi hanno dal canto loro segnalato che le autorità nominate da Mosca hanno già abbandonato Kherson, unendosi a decine di migliaia di residenti costrette dai soldati russi a spostarsi in altre aree controllate dall'esercito invasore.
“I membri dell'amministrazione regionale reclutati da Mosca se ne sono andati”, ha confermato il vicegovernatore filorusso Kirill Stremusov, per il quale i monumenti agli eroi russi sono stati "messi in salvo" (rubati, per gli ucraini) insieme ai resti di Grigory Potemkin, il generale che fondò Kherson nel XVIII secolo. Le sue spoglie erano conservate nella chiesa di Santa Caterina della città da oltre due secoli.
L'Ucraina sta portando avanti un'offensiva per riconquistare la regione di Kherson e il suo capoluogo omonimo che le forze russe hanno catturato e occupato già nelle prime fasi di una guerra giunta ormai al 247° giorno.
I russi continuano a bombardare Bakhmut
Intanto nell'Ucraina orientale le forze russe hanno continuato a bombardare la città di Bakhmut nell’Oblast di Donetsk, guadagnando pochissimo terreno, ma causando ancora vittime: "Quattro civili sono stati uccisi (e nove feriti) dai russi: tre a Bakhmut e uno a Sviatohirsk", ha precisato il capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko. Inoltre, le forze dell'ordine hanno scoperto altri cinque corpi di civili uccisi durante l'occupazione delle truppe della Russia nel villaggio di Shandryholove.
Un attacco di droni di Mosca giovedì sera ha invece colpito un impianto energetico vicino alla capitale Kiev causando un incendio, ha affermato il governatore regionale Oleksiy Kuleba, il quale ha riferito che hanno inflitto "danni molto gravi" alle strutture civili dell'Oblast.
In aiuto all’Ucraina arriva un altro pacchetto di aiuti militari all'Ucraina del valore di 275 milioni di dollari approvato dall'amministrazione statunitense. Lo riferiscono media USA. Secondo fonti ufficiali, l'annuncio formale è previsto entro 24 ore. La nuova consegna includerà principalmente munizioni, compresi i missili HIMARS.
Ora l'Ucraina importa elettricità dall'Europa
Per limitare i disagi causati dai bombardamenti sulle strutture energetiche, la JSC Energy Company of Ukraine ha iniziato a testare l'importazione di elettricità dall'Europa. “Per supportare il sistema energetico dell'Ucraina in caso di carenza di capacità, l'operatore energetico JSC Energy Company of Ukraine ha ricevuto la prima fornitura di prova di elettricità dalla Slovacchia. L'importazione effettiva con una capacità di 1 MW è avvenuta il 27 ottobre 2022", si legge in un rapporto pubblicato sul sito web dell'azienda.
La società ha ottenuto il diritto di importare elettricità dopo un'asta per l'accesso alle reti elettriche interstatali indetta dal colosso ucraino dell'energia Ukrenergo svoltasi il 25 ottobre.
Nuovi aiuti a Kiev
Telegiornale 26.10.2022, 14:30