Nuovo terremoto politico a Washington. Le presunte rivelazioni di Donald Trump su temi sensibili in materia di sicurezza nazionale e lotta al terrorismo al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in visita alla Casa Bianca hanno scatenato reazioni e alimentato le preoccupazioni soprattutto riguardo al lavoro dei servizi segreti.
L'Amministrazione tende a ridimensionare i fatti, sostenendo che non sono state fornite informazioni sull'operato degli 007 o sulle strategie militari. Da parte sua il presidente repubblicano della Commissione esteri del Senato, Bob Corker, evidenzia la solidità del sistema, ma esorta a contenere il caos creato dalla mancanza di disciplina. Più incisiva, invece, la dichiarazione del presidente democratico della Commissione intelligence, Mark Warner, che parla apertamente di schiaffo al settore nel caso le anticipazioni dei media fossero confermate.
AFP/Trem