L'autoproclamato Stato Islamico (IS) ha perso lo scorso anno il 23% dei territori che occupava in Siria ed in Iraq. Un arretramento che minaccia la sua "coesione", secondo uno studio dell'agenzia d'analisi IHS Markit.
Fra il gennaio e la fine del 2016, la superficie territoriale in mano all'IS è passata da 78'000 a 60'400 chilometri quadrati.
L'organizzazione terroristica, a detta di uno dei realizzatori dello studio, ha in tal modo subìto perdite territoriali senza precedenti, segnatamente in zone cruciali per i suoi disegni di dominio nella regione.
Red.MM/ARi