La Colombia da sei giorni è teatro di proteste contro la riforma fiscale annunciata dal Governo di Ivan Duque, nel frattempo ritirata dallo stesso capo di Stato. La riforma prevedeva un aumento generalizzato dell’IVA e un aggravamento delle tasse sui redditi della classe media.
Si è dimesso il ministro delle finanze Alberto Carrasquilla. Il suo sostituto è stato annunciato martedì da Duque: si tratta di José Manuel Restrepo, che fino ad ora aveva diretto il Ministero del commercio.
I disordini hanno già provocato una ventina di morti e oltre 800 feriti e il direttore della polizia nazionale ha fatto sapere che, in seguito a denunce pubbliche di violenza da parte delle forze dell’ordine, sono state avviate 26 indagini disciplinari per lesioni personali e abuso di autorità.
Dall’inizio della pandemia i ceti medio-bassi risultano essere i più colpiti dall’inevitabile aumento del costo della vita e hanno visto il loro potere d’acquisto diminuire drasticamente. Inoltre 3,5 milioni di persone sono scese al di sotto della soglia di povertà, facendo aumentare il totale a 21 milioni, ossia il 42,7% della popolazione.
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