"La Francia è la vostra patria e non sarebbe la stessa senza di voi" ha detto il presidente francese François Hollande rivolgendosi agli ebrei transalpini, in apparente risposta all'invito a trasferirsi in Israele rivolto loro dal premier israeliano Benyamin Netanyahu.
Prima di partire per le commemorazioni di Auschwitz, in un discorso tenuto a Parigi davanti a un centinaio di sopravvissuti dei campi di sterminio dove il regime collaborazionista di Vichy deportò 75'000 persone, Hollande ha annunciato che presenterà "entro fine febbraio un piano globale di lotta all'antisemitismo e al razzismo".
Gli ebrei di Francia sono 550'000 e sono 7'000 quelli partiti per Israele nel 2014, il doppio del 2013. La comunità, già scioccata dagli omicidi commessi da Mohammed Merah a Tolosa e da quelli di Mehdi Nemmouche a Bruxelles, è stata colpita anche dai recenti attacchi di Parigi (i 4 uccisi da Amedy Coulibaly in un supermercato kosher). Le statistiche nazionali dicono che gli atti di antisemitismo sono raddoppiati nel 2014.
pon/AFP
RG 18.30 del 27.01.2015 La corrispondenza di Alessandro Grandesso