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La battaglia di Alison

La testimonianza di un’attivista pro-aborto sulla linea del fronte che divide l’America

  • 30 luglio 2022, 11:31
  • 20 novembre, 15:23
Alison Dreith, lavora per la Midwest Access Coalition

Alison Dreith, lavora per la Midwest Access Coalition

  • Andrea Vosti
Di: Andrea Vosti, corrispondente RSI negli Stati Uniti 

Una piccola fattoria con galline e alcune capre sperduta nel sud dell’Illinois. Nulla lascerebbe presagire che proprio questo quadretto bucolico sia diventato - dal 24 giugno, giorno della storica sentenza della Corte suprema - uno dei fronti della battaglia sull’aborto che sta dilaniando e dividendo gli Stati Uniti.

Dove vive Alison Dreith

Dove vive Alison Dreith

  • Andrea Vosti

Siamo nel villaggio di Elsah, per arrivarci da Saint Louis - l’aeroporto più vicino - si deve guidare per circa 40 minuti costeggiando l’immenso Mississippi, il più grande fiume d’America che oggi è anche una frontiera tra Stati dove abortire è consentito, come l’Illinois, e Stati conservatori dove l’interruzione di gravidanza è illegale, come il Missouri o il Kentucky. Per ora, l’accesso all’aborto è illegale o fortemente limitato in dodici Stati, ma molti altri Stati conservatori seguiranno a breve.

Lungo il Mississippi

Lungo il Mississippi

  • Andrea Vosti

Alison Dreith, 41 anni, è un’attivista per il diritto di scelta delle donne e lavora per la Midwest Access Coalition, un’associazione che offre sostegno finanziario, psicologico e logistico a tutte le donne - del Midwest ma non solo - che per abortire devono viaggiare da uno stato proibizionista a uno abortista. Come il democratico Illinois appunto, meta sempre più ambita del cosiddetto “turismo dell’aborto”.

Dal salotto della sua fattoria, Alison gestisce una rete di sostegno che aiuta le giovani donne ad aggirare i divieti in vigore in sempre più Stati. Attraverso un sistema di messaggistica criptato, Alison risponde alle chiamate di decine di donne al giorno e le aiuta a organizzare il trasporto, l’alloggio e a coprire tutte le spese accessorie, come per esempio la benzina per l’auto o il compenso di una baby sitter se una donna incinta è costretta a viaggiare insieme ai figli.

"So benissimo che il prossimo bersaglio della crociata conservatrice siamo noi" racconta Alison, seduta davanti al computer nel salotto di casa. "Mi chiedo fino a quando potrò ancora andare a prendere una paziente all’aeroporto di Saint Louis, in Missouri, oppure semplicemente andare a cena in città con mio marito, senza correre il rischio di essere arrestata".

Il telefono squilla. Una giovane del Michigan chiede un contributo per coprire le spese di viaggio dal Wisconsin all’Illinois: “Gas, food and hotel”. Benzina, vitto e albergo. La sottile linea rossa del fronte per l’aborto passa anche da una piccola fattoria tra i campi di granturco dell’Illinois.

08:08

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SEIDISERA 25.07.2022, 20:31

  • Keystone

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