La Corte suprema degli Stati Uniti ha rifiutato di trattare il ricorso della Philip Morris, che ora dovrà versare 25 milioni di dollari di danni e interessi al marito di una donna morta di cancro.
Trova così conferma definitiva il verdetto emesso lo scorso luglio da un tribunale d'appello dell'Oregon in favore di Paul Schwarz, vedovo di Michelle, uccisa nel 1999, quando aveva 53 anni, da un tumore al cervello legato a quello sviluppatosi nei polmoni.
Fumatrice da quando era 18enne, la vittima era passata a una marca a basso tenore di catrame commercializzata dal gigante del tabacco, che la giustizia locale ha riconosciuto colpevole di frode e negligenza.
Reuters/dg