L’opposizione kosovara, per due volte, ha interrotto i lavori in Parlamento venerdì usando gas lacrimogeni (pratica già usata in passato). Motivo della protesta: ottenere l’abbandono dell’accordo che dovrebbe portare alla normalizzazione dei rapporti con la Serbia. Un deputato ha lanciato una prima bomba mentre era in corso il dibattito. Il presidente è così stato costretto a sospendere le discussioni.
Tensioni
Dopo l’intervento di agenti, chiamati per garantire la sicurezza, un altro politico ha lanciato un secondo ordigno. "Faremo di tutti per bloccare i lavori", ha affermato Glauk Konjufca, vicepresidente del partito Vetëvendosje (autodeterminazione). Simpatizzanti, poi allontanati dagli agenti, si erano dati appuntamento davanti al Parlamento. La Serbia non ha mai riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, considerandolo una sua provincia.
AFP/AlesS