Mondo

Le Pen: “Una decisione politica. Violato lo Stato di diritto”

Le prime dichiarazioni della leader del RN dopo la sentenza giudiziaria che l’ha estromessa dalla scena francese: “Non mi ritiro assolutamente”

  • 31 marzo, 20:30
  • Ieri, 18:34
01:33

Francia, le parole di Marine le Pen

Telegiornale 31.03.2025, 20:00

  • TFI
Di: AFP/Spi/SEIDISERA/sdr 

“Me ne sono andata prima che terminasse la lettura della sentenza perché avevo perfettamente capito che la presidente del tribunale stava prendendo una decisione politica. Contraria allo Stato di diritto”. Poco dopo le 20, sul TG di TF1, la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha commentato la sua condanna odierna per appropriazione indebita di fondi europei per finanziare il partito. Il tribunale l’ha per questo dichiarata ineleggibile con esecuzione immediata per 5 anni alle cariche pubbliche. Esclusa perciò dalla corsa alla presidenza nel 2027.

“‘Credo che lo stato di diritto sia stato totalmente violato’‘, ha insistito Marine Le Pen davanti alle telecamere, parlando anche di pratiche “riservate ai regimi totalitari”. Ha quindi confermato che la sentenza verrà impugnata, “il prima possibile” dal suo avvocato, e ha aggiunto che non ha intenzione “in nessuna maniera” di ritirarsi dalla vita politica”. Le Pen ha sollecitato una rapida decisione sul suo appello: “Bisogna che la giustizia si muova rapidamente”.

Per il momento ha escluso anche la possibilità di passare il testimone a Jordan Bardella. Il presidente del RN è, ha detto la 56enne, è “una risorsa formidabile (...) Spero che non dovremo usare questa risorsa prima del necessario”.

Il politologo: “Corsa all’Eliseo mai così aperta”

SEIDISERA su questa crisi ha interpellato Gilles Gressani, politologo francese e direttore della rivista “Le Grand Continent”. A lui è stato chiesto se alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore in Francia, si possa parlare davvero un “terremoto politico” innescato da questa sentenza. 

“Sì, è sicuramente un terremoto politico. Diversamente dai terremoti, spiega il politologo, si sapeva che c’era questo rischio e che c’era questa data, quindi era anticipata. Stranamente non era stato anticipato dal Rassemblement National stesso. Cioè la strategia di Marine Le Pen non sembra aver preso in conto questo rischio, questa possibilità”.  Forse il gradimento elettorale può aver indotto a pensare che la giustizia prendesse decisioni differenti. Lo stesso esperto francese si domanda se tale sentenza, con l’uscita di scena di Le Pen, possa favorire una unione della destra, come per esempio avvenuto in Italia o in altri paesi europei. Ancora, se la sua uscita di scena potrebbe favorire l’ascesa del presidente della Fiamma Tricolore francese, Jordan Bardella.

“Sul breve periodo - replica- è inevitabile che Bardella avrà un ruolo sempre più centrale, sul medio lungo periodo la questione si ripone e riapre. Quello che caratterizza in questa fase il sistema politico francese e che, contrariamente alla storia della 5ª Repubblica in cui c’erano sostanzialmente due partiti soltanto che erano competitivi per vincere le presidenziali, oggi ci troviamo in una situazione paradossale per cui quasi il 75% dell’elettorato che è andato ai tre primi candidati delle elezioni presidenziali nel 2022 va non tanto dei partiti ma dei leader: cioè Mélenchon, l’attuale presidente Macron e Marine Le Pen. Questo significa che il sistema politico francese è estremamente volatile. Togliendo uno di questi punti, e in questo nuovo scenario ne togliamo due perché Mélenchon probabilmente vorrà essere candidato, ma Macron non potrà essere candidato e Marine Le Pen molto difficilmente sarà candidata, in modo abbastanza elastico si ricostruisce una possibilità di ricomposizione politica e quindi questo aumenta l’incertezza. Questo significa sostanzialmente che non è mai stata così aperta la corsa all’Eliseo e forse addirittura potremmo dire che le personalità che vogliono da oggi essere in corsa sono aumentati in modo impressionante da quando non c’è più il nome di Le Pen in modo così forte”.

Marine Le Pen non potrà accedere in modo lineare elettorale al potere, riflette Gressani, e questo apre una fase in cui il RN molto probabilmente ripartirà dalla strada, dalla protesta, dalle manifestazioni, “ma con un rischio evidente che questa vocazione maggioritaria che stava costruendo di un partito che dall’estrema destra arrivava fino alle istituzioni, rischia di essere sospeso qualora Le Pen giocasse fino in fondo la strada della crisi di regime”.

06:25

L'opinione del politologo Gilles Gressani

SEIDISERA 31.03.2025, 18:00

  • Keystone
04:30

Francia, Marine Le Pen dichiarata ineleggibile

Telegiornale 31.03.2025, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare