"I primi passi di libertà". Con un tweet Chelsea Manning, la talpa di Wikileaks, festeggia la sua uscita dal carcere oggi, mercoledì, dopo aver scontato una condanna di “soli” sette anni, ridotta da Barack Obama in uno dei suoi ultimi atti rispetto ai 35 della sentenza iniziale.
La nuova vita che l’aspetta è avvolta nel mistero: sul suo futuro sono stati svelati pochi dettagli. Probabilmente si trasferirà in Maryland, dove risiede la sua famiglia, per iniziare la sua nuova vita con in tasca i 150.000 dollari raccolti online per lei dai suoi sostenitori.
Chelsea Manning è stata arrestata nel 2010, quando era Bradley Manning ed era in una basa americana vicino a Baghdad, in Iraq. L'accusa era quella di aver girato a WikiLeaks 700'000 documenti riservati, in quella che è stata considerata la maggiore fuga di notizie della storia statunitense. Il suo gesto ha aperto un'era completamente nuova per la fuga di notizie, precedendo Edward Snowden nel 2013: i suoi documenti hanno fatto salire agli onori delle cronache WikiLeaks e il suo fondatore Julian Assange.
ANSA/ludoC