Il ministro della Difesa italiano Roberta Pinotti ha dichiarato domenica al quotidiano romano Il Messaggero che l’Italia "è pronta a guidare in Libia una coalizione di paesi dell’area, europei e dell’Africa del Nord, per fermare l’avanzata dello Stato islamico che è giunta a 350 chilometri dalle nostre coste".
Pinotti ha detto che "se in Afghanistan abbiamo mandato fino a 5'000 soldati, in Libia, che ci riguarda più da vicino e in cui il rischio di deterioramento della situazione è ben più preoccupante per l’Italia, la nostra missione può essere significativa e impegnativa, anche numericamente".
Scegliendo e pesando le parole con oculatezza pure in virtù del suo passato di insegnante di letteratura, Roberta Pinotti ha rimarcato che di tale possibilità se ne "discute da mesi, ma ora l’intervento è diventato urgente" e che "l’Italia immagina di avere un ruolo di leadership nel paese africano per motivi geografici, economici e storici e per le aspettative dei libici".
Red. MM/Reuters/EnCa