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Mondo

L'ora della verità in Catalogna

Il voto per il referendum accompagnato da violenze diffuse. Scontri tra polizia e indipendentisti in vari luoghi. I feriti tra i manifestanti sono oltre 844, alcuni gravi

  • 1 ottobre 2017, 07:27
  • 16 agosto 2023, 12:49
Il Governo catalano prosegue per la sua strada

Il Governo catalano prosegue per la sua strada

  • Keystone

Tensione alle stelle in Catalogna dove oggi, domenica dalle 8.00 alle 20.00, è previsto il referendum sull'indipendenza. I cittadini chiamati al voto sono 5,3 milioni.

"La consultazione si terrà", ha ribadito in più occasioni il vicepresidente catalano Oriol Junqueras, stando al quale verranno aperti come da programma i collegi elettorali. Dello stesso avviso pure il presidente catalano, Carles Puigdemont, che nell'ultimo comizio ha assicurato: "Cambieremo la storia...; Abbiamo già vinto".

Di tutt'altro avviso la posizione di Madrid, che ha inviato più di 10'000 agenti per impedire il voto. Chiuso lo spazio aereo su Barcellona a voli privati ed elicotteri fino a lunedì.

LIVE TICKER
1 ottobre 2017, 23:57

Le prime proiezioni: 87% di sì

Il live ticker della giornata si chiude con le prime proiezioni di quello che potrebbe essere risultato del referendum. Il ‘sì’ all’indipendenza è dato all’87%. Le proiezioni sono state diffuse dal partito Democrates de Catalunya, in base allo scrutinio di poche schede provenienti da 50 seggi. Lo riferisce El Periodico.

1 ottobre 2017, 22:52

"Abbiamo il diritto all'indipendenza"

Carlos Puigdemont vede una Catalogna libera

Carlos Puigdemont vede una Catalogna libera

  • Keystone

“I cittadini catalani si sono guadagnati il diritto ad uno Stato indipendente”. Lo ha detto in serata il presidente catalano Carles Puigdemont in una dichiarazione. “Lo stato spagnolo ha scritto oggi una pagina vergognosa della sua storia in Catalogna” ha aggiunto. E guardando a Bruxelles ha affermato: “L’UE non può più guardare altrove”.

1 ottobre 2017, 22:48

Annunciato lo sciopero generale

A conclusione della giornata la Catalogna ha deciso di protestare contro lo Stato spagnolo con uno sciopero generale a livello regionale che si svolgerà martedì.

1 ottobre 2017, 22:46

Bilancio sempre più grave

Le violenze che hanno contraddistinto la giornata del referendum per l’autodeterminazione della Catalogna hanno provocato 877 feriti: 844 tra i sostenitori dell’indipendenza della regione, 33 tra le forze dell’ordine di Madrid

1 ottobre 2017, 21:11

La foto diventata simbolo della giornata

L’abbraccio di un uomo a un mosso d’esquadra (un agente della polizia catalana) che piange lacrime di frustrazione per l’intervento delle forze di Madrid vicino a Lleida


1 ottobre 2017, 20:53

La situazione analizzata da Davide Mattei


03:33

La diretta da Barcellona

Telegiornale 01.10.2017, 22:00

1 ottobre 2017, 20:45

Si è votato in 2'281 dei 2'600 seggi

Il portavoce del governo catalano Jordi Turull, a conclusione della votazione alle 20, ha detto di prevedere che alla fine della giornata ci saranno “milioni” di voti al referendum di indipendenza, nonostante gli attacchi della polizia spagnola contro i seggi. Turull ha detto che il governo spagnolo è riuscito a chiuderne 319 su 2’600. Ma gli elettori potevano votare in un altro seggio. Non è chiaro quando saranno disponibili i risultati del voto.

1 ottobre 2017, 20:42

Il premier: non c'è stato alcun referendum

“Oggi non c’è stato alcun referendum, è chiaro a tutti”: così il premier spagnolo Mariano Rajoy in diretta tv. “Il nostro stato di diritto mantiene la sua forza e resta in vigore, reagisce di fronte a chi vuole sovvertirlo”, ha aggiunto il premier del quale vari indipendentisti hanno chiesto le dimissioni dopo “l’attacco franchista”. Il presidente catalano Artur Mas già in giornata aveva avvertito Madrid: “Oggi lo Stato spagnolo ha davvero perso la Catalogna”.

1 ottobre 2017, 20:38

Un voto, 761 feriti

Il numero di feriti dopo le cariche della polizia in Catalogna nel giorno del voto sul referendum indipendentista è salito ad almeno 761. Lo riferisce il governo locale citando i servizi di emergenza, scrivono El Pais e La Vanguardia. I seggi si sono chiuse alle 20.00

1 ottobre 2017, 19:30

La testimonianza dell'inviata


02:09

RG 18.30 del 01.10.17: la diretta da Barcellona di Mariangela Paone

RSI Info 01.10.2017, 21:30

  • ©Keystone
1 ottobre 2017, 19:03

Indipendentista aggredito a Plaça Catalunya

Un giovane che portava una bandiera indipendentista a Plaça Catalunya a Barcellona è stato aggredito da un gruppo di estremisti di destra. Lo riferisce l’agenzia Efe.

1 ottobre 2017, 18:30

Tensioni tra polizia catalana e spagnola

Si moltiplicano gli episodi che vedono contrapposti in alterchi o in veri confronti fisici tra agenti dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) e poliziotti della Guardia Civil o la Policia nacional. In alcuni casi i primi hanno cercato di frapporsi per evitare che i secondi avessero una mano troppo dura sui votanti ai seggi. Ne sono nate discussioni animate e principi di tafferugli. In vari video diffusi in rete i Mossos, sempre in minoranza e armati alla leggera, vengono spintonati via da poliziotti e guardie civili in assetto antisommossa. In una foto molto ritwittata si vede un Mosso piangere sulla spalla di un giovane, mentre secondo l’autore dello scatto alle sue spalle la polizia nazionale carica i votanti.

Un agente delle forze regionali è stato arrestato a Gavà (a sud della capitale catalana) dalla polizia nazionale con l’accusa di aver attaccato un suo veicolo.

1 ottobre 2017, 17:06

I feriti sono ormai 500

Il bilancio degli scontri tra forze dell’ordine spagnole e manifestanti catalani avvenuti a Barcellona (ma non solo) è salito ulteriormente. I feriti sono ormai 500 (la sindachessa Ada Colau ha avanzato il numero di 460 ai quali si aggiunge una dozzina gli agenti). La polizia ha attaccato anche un gruppo di pompieri che presidiava un seggio per il referendum sull’indipendenza convocato dalle autorità regionali. Si moltiplicano gli appelli alla fine delle violenze rivolti al Governo di Madrid.

1 ottobre 2017, 16:00

Il Barcellona gioca a porte chiuse

Barcellona-Las Palmas si giocherà a porte chiuse. Lo comunica il club catalano in una nota. A lungo la partita era stata in forse, per le tensioni attorno al voto indipendentista, e due ore prima del fischio d’inizio si era anche diffusa la notizia che non si sarebbe giocato, ma visto l’ok della federcalcio e dei ‘Mossos’ (polizia catalana), non scendere in campo sarebbe stata una decisione unilaterale del club blaugrana.

1 ottobre 2017, 15:52

L'analisi a Modem

Gli avvenimenti della giornata e le prospettive che ora si presentano a Catalogna e Spagna saranno al centro dell’edizione di lunedì di Modem (ReteUno alle 8.20 e sul Play).

Ospiti:

  • Enric Juliana, catalano, co-direttore aggiunto La Vanguardia, il principale quotidiano di Barcellona

  • Pablo R. Suanzes, corrispondente a Bruxelles di El Mundo

  • Steven Forti, professore di storia contemporanea all’Università autonoma di Barcelona, autore de “El processo separatista en Cataluña”

  • Fernando Guirao, professore Graduate School of economics di Barcellona e alla Universitat Pompeu Fabra di Barcellona

1 ottobre 2017, 14:57

Oltre 300 persone contuse

00:51

Scontri sempre più duri in Catalogna – EBU

RSI Info 01.10.2017, 16:56

“L’intervento della polizia spagnola nei seggi elettorali catalani ha fatto almeno 337 feriti e contusi, alcuni dei quali sono gravi”, ha affermato il portavoce del governo catalano Jordi Turull.

1 ottobre 2017, 14:24

Feriti anche 11 agenti

Le autorità spagnole hanno indicato che anche 11 agenti, nove poliziotti e due membri della Guardia Civil, sono stati feriti leggermente in Catalogna. Il ministero dell’Interno, intanto, ha pubblicato su Twitter un video di lancio di pietre da parte di un gruppo di manifestanti che hanno costretto in ritirata le forze dell’ordine.

1 ottobre 2017, 12:53

Il punto

Scontri e proteste in Catalogna

Scontri e proteste in Catalogna

  • keystone

In Catalogna si sta svolgendo il referendum sull’indipendenza dalla Spagna in aperta sfida al Governo centrale e in un clima di confusione e di altissima tensione. Le forze dell’ordine sono intervenute per impedire il voto, anche nel seggio in cui era iscritto il presidente della regione autonoma Carles Puigdemont. I tafferugli con la polizia hanno provocato almeno una quarantina di feriti. Gli aggiornamenti con Manjula Bhatia.

02:06

RG delle 12.30 del 1° ottobre 2017; in studio Manjula Bhatia

RSI Info 01.10.2017, 14:46

La corrispondenza di Mariangela Paone, in uno dei seggi allestiti in una scuola elementare di Barcellona

02:33

RG delle 12.30 del 1° ottobre 2017; la corrispondenza da Barcellona di Mariangela Paone

RSI Info 01.10.2017, 14:50

1 ottobre 2017, 11:50

La Guardia Civil contro i catalani

“Violenza, manganelli, proiettili di gomma e aggressioni ingiustificate, contro gente che pacificamente voleva esercitare il diritto di voto. Oggi lo stato spagnolo ha perso molto più di quanto già aveva perso; oggi in Catalogna abbiamo vinto molto più di quello che avevamo già vinto”, ha dichiarato il leader catalano Carles Puigdemont, dopo aver visitato il seggio di Girona in cui avrebbe dovuto votare. Secondo l’emittente pubblica Tv3 i feriti sarebbero, al momento, una quarantina, tre dei quali gravi secondo il ministero della sanità.

01:49

Pugno duro della polizia fuori dal seggio di Girona – EBU

RSI Info 01.10.2017, 13:47

1 ottobre 2017, 11:17

Proiettili di gomma contro manifestanti

La polizia spagnola avrebbe utilizzato dei proiettili di gomma contro le persone che protestano a causa dell’intervento degli agenti. “Nonostante la repressione della polizia spagnola, il 73% dei seggi è aperto e funziona normalmente. Enric Millo, delegato del Governo spagnolo in Catalogna, dovrebbe dimettersi, è il responsabile diretto della violenza di stato esercitata questa mattina durante le votazioni”, afferma il portavoce del Governo catalano Jordi Turull“. Nel frattempo La Guardia Civil spagnola ha tagliato i collegamenti internet a diversi seggi elettorali per cercare di impedire lo svolgimento delle operazioni di voto.

Spari ad altezza uomo

Spari ad altezza uomo

  • ©Keystone
1 ottobre 2017, 09:34

Chiuso il seggio di Puigdemont

La polizia spagnola in tenuta anti-sommossa è penetrata nel collegio dove era previsto votasse il presidente Carles Puigdemont a Girona sfondando le porte. Presidente che è riuscito comunque ad esprimere il proprio voto in un altro seggio. Gli agenti hanno fatto irruzione accolti dal grido “Voterem!” degli elettori, che hanno poi iniziato a cantare Els Segadors, l’inno nazionale catalano. Le urne e le schede sono state in seguito sequestrate.

00:14

Il presidente catalano Carles Puigdemont al voto – EBU

RSI Info 01.10.2017, 12:51

1 ottobre 2017, 09:18

Iniziate le operazioni di voto

Le operazioni di voto sono iniziate in diversi collegi elettorali in Catalogna che hanno potuto aprire alle 9.00. In alcuni seggi sta però ancora intervenendo la polizia nazionale spagnola per sgomberare gli edifici. Migliaia di persone si sono comunque concentrate davanti alle urne, che in molti casi sono difese dai trattori del sindacato dei Contadini catalani (Up).

1 ottobre 2017, 08:50

Interviene la polizia nazionale

La polizia nazionale spagnola è intervenuta in alcuni seggi elettorali in Catalogna, dopo che i Mossos d’Esquadra (la polizia catalana) non si sono attivati. Una ventina di agenti hanno tentato di entrare nella scuola Ramon Llull di Barcellona, ma senza successo perché fermati da un centinaio di persone.

1 ottobre 2017, 08:30

Lunghe file alle urne

01:34

Centinaia di persone in fila per il voto – EBU

RSI Info 01.10.2017, 10:24

1 ottobre 2017, 08:19

"Si può votare ovunque"

Jordi Turull, portavoce del governo catalano

Jordi Turull, portavoce del governo catalano

  • ©Keystone

Il portavoce del governo catalano, Jordi Turull, ha annunciato stamani un cambio nella per permettere di votare in qualunque seggio della propria zona, non solo in quello di riferimento. Lo riferisce La Vanguardia. Con questa misura la Generalitat intende consentire di votare anche a chi troverà il proprio seggio chiuso dalla polizia.

1 ottobre 2017, 07:53

La polizia controlla ma non interviene

I Mossos d’Esquadra, i poliziotti catalani, stanno controllando diversi seggi. Secondo i media locali e testimonianze sui social network, al momento non hanno sequestrato il materiale elettorale come invece aveva ordinato loro la procura spagnola. Le forze dell’ordine si sono limitate a contare le persone e a garantire la sicurezza, per poi andare via in alcuni casi tra gli applausi dei cittadini.

Le forze dell'ordine sono presenti ai seggi ma... per ora nessun intervento

Le forze dell'ordine sono presenti ai seggi ma... per ora nessun intervento

  • ©Keystone
1 ottobre 2017, 07:44

Le schede di voto accolte dal grido: "Voteremo!"

Le urne e le schede per il referendum sull’indipendenza in Catalogna sono arrivate in alcuni seggi elettorali presidiati dagli indipendentisti. L’arrivo del materiale elettorale è stato accolto da applausi e grida: “Voteremo! Voteremo!”. “Se il materiale elettorale è arrivato al tuo seggio, non diffondere la notizia. Non diamo piste”, consiglia un tweet dell’account degli organizzatori.

1 ottobre 2017, 07:36

Si vota nonostante il divieto

Nonostante il divieto si vota

Nonostante il divieto si vota

  • ©Keystone
1 ottobre 2017, 07:28

Lunghe file ai seggi

Nonostante la pioggia e il dispiegamento di forze di polizia disposto da Madrid, sono centinaia le persone che sono già in fila fuori dai seggi elettorali a Barcellona, pronte ad esprimere il proprio voto sul referendum. Secondo quanto riporta la stampa locale, attivisti indipendentisti hanno passato la notte a sorvegliare i seggi che dovrebbero aprire alle 9.00, anche se la Guardia Civil ha sbarrato gli ingressi. In alcune zone della città sono stati allestiti banchetti all’aperto per consentire il voto. Agenti del Mossos d’esquadra stanno pattugliando diverse zone della città.

1 ottobre 2017, 07:25


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