Diverse settimane dopo le rivelazioni dei "Panama Papers", si apre oggi (martedì) nel Lussemburgo il processo "Luxleaks" contro tre francesi, tra i quali un giornalista. Il terzetto è accusato di aver diffuso 22'000 documenti che proverebbero gli accordi stretti tra il fisco lussemburghese e grandi aziende multinazionali, per importanti vantaggi tributari. Gli indagati rischiano fino a 10 anni di reclusione.
Decine di manifestanti hanno accolto "l'informatore" Antoine Deltour, 31 anni, davanti al tribunale, al grido di "Grazie Antoine!". Intervistato da AFP prima del processo, Deltour (che affidò gli incartamenti al giornalista Edward Perrin) ha dichiarato che non si considera un attivista: ma un semplice "cittadino", "convinto della necessità di una maggiore equità fiscale e una maggiore trasparenza". Raphael Halet, è il terzo uomo incriminato, come Deltour è accusato di divulgazione di segreti commerciali, violazione del segreto professionale e riciclaggio.
La vicenda, chiamata LuxLeaks, è emersa a inizio novembre grazie all’inchiesta del consorzio giornalistico ICIJ. Il caso è imbarazzante per il nuovo presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, premier del Granducato all’epoca degli accordi.
ATS/M.Ang.
Dal TG12.30: