"Bisogna prendere delle decisioni chiare affinché tutto questo non si ripeta": lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron sabato sera durante la riunione della cellula di crisi al ministero dell'Interno, citato dall’emittente BFM.tv. Il capo di Stato francese ha rimarcato che "quanto successo sugli Champs Elysées non si chiama manifestazione. Tutti coloro che erano là sono complici di quanto è accaduto".
RG 12.30 del 17.03.2019: la corrispondenza di Antonella Tarquini
RSI Info 17.03.2019, 13:52
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Sabato il 18° atto della protesta dei gilet gialli a Parigi è degenerato in guerriglia nel centro della capitale francese. I danni sono gravissimi ed è stato sfigurato il cuore della zona del lusso, compreso il famoso ristorante Fouquet’s. La causa è la presenza massiccia di "casseurs violenti e professionisti del teppismo" – come li ha definiti il ministro dell’Interno Christophe Castaner – che, avendo avuto campo libero per ore, hanno devastato tutto quanto era sul loro cammino.
Quella che era stata annunciata come la "mobilitazione definitiva" da parte dei leader dei gilet gialli si è tramutata in un disastro, azzerando in breve tempo quanto accumulato politicamente in vari mesi di dibattito nazionale. A Parigi gli scontri tra manifestanti violenti e forze di polizia hanno causato circa sessanta feriti, con 237 persone interrogate dalle autorità e 144 quelle poste in stato di fermo.
Donald Trump sfotte il presidente francese
Intanto Donald Trump torna a provocare il presidente francese sull'accordo contro il cambiamento climatico e le proteste dei gilet gialli. “L'accordo di Parigi sull'ambiente come sta funzionando per la Francia? Dopo 18 settimane di disordini da parte dei gilet gialli, immagino non così bene! Nello stesso tempo gli Stati Uniti sono andati in cima a tutte le liste sull'ambiente”, ha twittato l’inquilino della Casa Bianca, evitando però di fornire la benché minima prova dei “primati” americani.
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