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Madrid, in migliaia contro la NATO

A due giorni dal vertice nella capitale spagnola, i manifestanti chiedono lo scioglimento dell’Alleanza Atlantica e invocano la pace

  • 26 giugno 2022, 21:35
  • 20 novembre, 15:37
00:24

Notiziario 17.00 del 26.06.2022 - Madrid, in migliaia contro la NATO

RSI Info 26.06.2022, 21:29

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Di: ATS/AFP/dielle 

Diverse migliaia di persone hanno manifestato nel centro di Madrid domenica a mezzogiorno per chiedere lo scioglimento della NATO e invocare la pace, due giorni prima dell'apertura del prossimo vertice dell'Alleanza Atlantica nella capitale spagnola.

Un lungo corteo composto da convogli di attivisti di sinistra, anticapitalisti, alterglobalisti, ambientalisti, femministi e comunisti, nonché di movimenti come "Fridays for future " e "Extinction Rebellion", ha marciato pacificamente sotto la pesante scorta della polizia per denunciare l'imminente riunione dell'Alleanza Atlantica che si terrà a Madrid dal 28 al 30 giugno.

Non c'erano membri della coalizione di governo della sinistra radicale, ad eccezione del comunista Enrique Santiago, Segretario di Stato per l'Agenda 2030 (responsabile dell'attuazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile), in quanto altri ministri ed esponenti di Podemos hanno preferito mantenere un basso profilo a due giorni dal vertice.

I cartelli recitavano "Fate la pace, non la guerra", "Basta con le spese militari, destinatele a scuole e ospedali", "No alla guerra, no alla NATO", accanto all'immagine di una donna piangente tratta dal dipinto Guernica di Pablo Picasso, una delle tele più famose al mondo, che è diventata un appello contro la guerra.

10’000 agenti schierati per il vertice

Secondo gli organizzatori sono 30’000 le persone che hanno partecipato alla manifestazione, mentre per la prefettura di Madrid erano solo 2'200.

La capitale spagnola la prossima settimana sarà blindata a causa, con un totale di 10’000 agenti delle forze dell'ordine dispiegati per il vertice, al quale parteciperanno il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il suo omologo francese Emmanuel Macron e i capi dei governi britannico e tedesco, Boris Johnson e Olaf Scholz.

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