Nicolas Maduro lancia la controffensiva nei confronti dell'opposizione, dopo che il presidente del Parlamento Juan Guaidò si è proclamato capo dello Stato ad interim ricevendo l'appoggio degli Stati Uniti, del Canada e dei paesi latinoamericani schierati a destra. Uno dopo l'altro, i capi delle divisioni dell'esercito presenti in tutto il Venezuela e il ministro della difesa Vladimir Padrino Lopez sono apparsi in televisione per garantire fedeltà al leader chavista.
RG 08.00 25.01.2019: la corrispondenza di Emiliano Bos
RSI Info 25.01.2019, 09:28
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Una sfida aperta come quella lanciata a Washington chiudendo ambasciata e consolati e ordinando al corpo diplomatico statunitense di lasciare il paese. La Casa Bianca si è rifiutata di eseguire, ma ha comunque chiesto al personale non essenziale di rientrare alla base. Nel frattempo, il 35enne Guaidò ha promesso l'amnistia a quei membri del regime che dovessero schierarsi sul fronte opposto, un tentativo di far breccia in un fronte che almeno in apparenza si mostra compatto.
RG 07.00 del 25.01.2019: le dichiarazioni di Pascale Baeriswyl, segretaria di Stato del DFAE
RSI Info 25.01.2019, 09:38
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L'unica aperta diserzione è stata quella, lunedì, di un gruppo di 27 militari in una caserma a nord di Caracas, il cui sollevamento è però durato poco. Sono stati rapidamente arrestati.
RG 08.00 del 25.01.2019: Carolina Jimènez, vicedirettrice di Amnesty International nelle Americhe, intervistata da Andrea Ostinelli
RSI Info 25.01.2019, 09:30
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Dall'inizio della crisi, intanto, gli scontri hanno causato una quindicina di morti.
La puntata di Modem del 25.01.2019:
Venezuela, ancora molte le incognite
Telegiornale 25.01.2019, 21:00
Il commento di una giornalista venezuelana
Telegiornale 25.01.2019, 21:00
L'inviato da Washington
Telegiornale 25.01.2019, 21:00
Venezuela, il commento di Cassis
Telegiornale 25.01.2019, 13:30
Continua la crisi politica in Venezuela
Telegiornale 25.01.2019, 13:30