Mandela, "un gigante nella storia"

È iniziata verso mezzogiorno di oggi, martedì 10 dicembre, all''FNB Stadium di Johannesburg nei pressi di Soweto, la grande cerimonia in memoria di Nelson Mandela. La cerimonia - conclusasi verso le 15.00 (ora svizzera) - ha preso il via con l'inno nazionale e molti dei presenti lo hanno ascoltato con il pugno alzato, simbolo della lotta contro la segregazione razziale.

In Sudafrica sono giunti una novantina di leader mondiali, tra cui il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e, per la Svizzera, il presidente della Confederazione Ueli Maurer , ma anche il presidente venezuelano Nicolas Maduro , quello palestinese Mahmūd Abbās , quello cubano Raul Castro , il capo di Stato francese François Hollande ed il segretario dell'ONU Ban Ki-moon .

È brutto tempo, piove, un fatto però che non sembra aver scoraggiato le persone. Dagli spalti sono iniziati già in mattinata i primi canti. Numerosi elicotteri hanno sorvolando l'area. Lo stadio può contenere quasi 100’000 persone.

“Mandela detestava l’odio”, ha ricordato Ban Ki-moon nel corso del suo intervento nello stadio di Johannesburg . “Ci ha mostrato la forza del perdono e la sua capacità di unire – ha aggiunto – il mondo ha perso una guida”.

Durante la cerimonia commemorativa si è assistito anche ad un gesto di disgelo senza precedenti tra Washington e L’Avana: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha infatti stretto la mano al leader cubano Raul Castro, che gli ha sorriso prima che il capo della Casa Bianca salisse sul palco per il suo intervento.

Nel corso del suo intervento, Obama ha reso omaggio a Nelson Mandela, definendolo “un gigante nella storia” e spiegando che oggigiorno, troppi leader nel mondo si dicono d'accordo con la sua lotta per la libertà, salvo poi non tollerare la minima opposizione da parte dei loro rispettivi popoli. “Mandela – ha continuato Obama – è più di un semplice volto sorridente e ha mostrato la forza dell’azione politica”. “Le idee non possono essere rinchiuse in una prigione o essere uccise da un assassino”, ha detto il capo della Casa Bianca, riferendosi all'ex presidente sudafricano e a Martin Luther King.

Al termine del suo discorso Obama ha ricevuto una standing ovation ed un lungo applauso da parte del pubblico presente nello stadio. Non è andata così bene al presidente in carica Jacob Zuba , fischiato numerose volte nel momento in cui veniva inquadrato dalle telecamere, come pure quando ha preso la parola sul palco, tanto che gli organizzatori hanno fatto partire un coro per coprire la reazione del pubblico. Al termine del discorso di Obama, nonostante la cerimonia non fosse ancora finita, la gente presente nello stadio ha lentamente cominciato ad andarsene.

Da mercoledì la salma di Madiba verrà esposta per tre giorni a Pretoria. I funerali solenni si svolgeranno il 15 dicembre a Qunu, il villaggio nativo di Mandela, nella provincia di East Cape.

ATS/Red.MM/LudoC.