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Missile degli Houthi contro una nave: tre marinai morti

I ribelli yemeniti hanno rivendicato l’attacco nel Golfo di Aden alla “True Confidence”, una imbarcazione commerciale greca

  • 6 marzo, 20:14
  • 7 marzo, 09:23
La nave colpita.JPG

La nave "True Confidence", colpita mercoledì dai ribelli, qui nel porto di Ravenna in una foto del 2022

  • Reuters
Di: ATS/RSI Info

Tre marinai morti e quattro feriti, di cui tre in modo grave: è il nuovo bilancio diffuso dall’esercito statunitense dopo l’attacco con missili ad una nave commerciale nel Golfo di Aden, rivendicato dagli Houthi. Il Governo filippino ha comunicato il decesso di due suoi cittadini e il ferimento di altri due. Nel pomeriggio di mercoledì, la società di sicurezza marittima Ambrey aveva riferito di “un’esplosione” vicino a una nave portarinfuse di proprietà greca e battente bandiera delle Barbados, in transito a sud-ovest della città portuale yemenita. 

“Questa è stata la triste ma inevitabile conseguenza dei missili sparati dagli Houthi contro la navigazione internazionale. Devono fermarsi. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie dei morti e dei feriti”, ha scritto l’ambasciata britannica in una prima nota diffusa mercoledì su X. L’attacco, secondo un funzionario statunitense, ha causato “danni significativi” all’imbarcazione, che è stata abbandonata dall’equipaggio.

Nel frattempo il gruppo ribelle yemenita ha rivendicato l’azione contro la nave battezzata “True Confidence”. Secondo quanto riferito dal portavoce militare, Yahya Saree, la nave è stata colpita “con diversi missili navali”. L’attacco, ha aggiunto sul proprio account X, “è stato preciso e ha provocato un incendio. L’operazione è stata lanciata dopo che l’equipaggio della nave ha respinto i messaggi di avvertimento delle forze navali yemenite”.

Nei giorni scorsi, era stata colpita fra le altre - ma senza gravi conseguenze - anche una nave battente bandiera liberiana ma appartenente alla compagnia svizzera MSC.

Immediata anche la presa di posizione degli Stati Uniti che continueranno a ritenere i ribelli Houthi dello Yemen “responsabili” degli attacchi missilistici e con i droni intensificatisi negli ultimi giorni nell’area: “Continueremo a chiedere loro conto. Invitiamo i governi di tutto il mondo a fare lo stesso”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

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Telegiornale 25.02.2024, 12:30

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