La Corea del Sud, in risposta al missile lanciato da Pyongyang lunedì sera che ha sorvolato il territorio giapponese prima di cadere nelle acque a est di Hokkaido, ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe su bersagli situati al Pilseung Range, un campo militare sulla costa orientale.
Il portavoce presidenziale sudcoreano Park Su-hyun ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-yong ha avuto un colloquio con la controparte americana, facendo riferimento all’ex generale McMaster, sull'ultima "provocazione" dei nordcoreani. Qualche ora prima Shinzo Abe, il premier nipponico, aveva affermato che quest'ultimo lancio è "una minaccia grave e senza precedenti che nuoce alla pace e alla sicurezza della regione".
I media sudcoreani sono unanimi nel considerare il missile a medio raggio lanciato dalla Corea del Nord come il primo ideato per trasportare una testata nucleare. I vertici militari di Seul ritengono dal canto loro che l'ordigno caduto nel Pacifico settentrionale dopo un volo di 2'700 chillometri sia la mossa più aggressiva di Pyongyang contro un alleato di Washington.
Dopo l’azione compiuta dal Governo di Kim Jong Un, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d'urgenza in giornata, su richiesta di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone, per discutere delle "minacce a pace e stabilità" legate all'ultimo missile balistico partito dalla Corea del Nord.
ATS/AFP/Reuters/EnCa