Serviranno ancora giorni perché torni la normalità nel porto di Dover come all’imbocco dell’eurotunnel. Dopo lo stop ai collegamenti per quasi quattro giorni, imposto dalla Francia, restano migliaia i tir ancora bloccati lungo l’autostrada per Dover e nello scalo di Manston, un aeroporto dismesso nel Kent.
Dopo l’esplosione di rabbia e protesta, degenerata mercoledì negli scontri con le forze dell’ordine, oggi sembra prevalere una diffusa rassegnata stanchezza. Oltre alla delusione per un Natale che molti saranno costretti a trascorrere privati degli affetti familiari.
Per convincere le autorità francesi a riaprire la frontiera, Londra si è dovuta impegnare a sottoporre tutti i conducenti a test anti-Covid. Ma, nonostante l’impiego di oltre 150 militari, lo screening procede a rilento. A portare un po’ di sollievo ai camionisti, sono i gruppi di volontari che negli ultimi giorni si sono prodigati per offrire pasti caldi e sostegno di ogni tipo. L’unica carezza di un Natale lontano da casa.