Nei polmoni malati di coronavirus

Il George Washington University Hospital ha utilizzato una tecnologia innovativa di realtà virtuale per valutare un suo paziente Covid-19. Ed il video in 3D è stato poi pubblicato, per permettere a tutti di entrare - virtualmente - nei polmoni di un malato.

Il paziente, un uomo di circa 50 anni, è stato ricoverato in ospedale mercoledì 18 marzo. L'uomo è stato trasferito allo University Hospital da un'altra struttura sanitaria dopo che i suoi sintomi iniziali di febbre, tosse e respiro corto erano aumentati molto rapidamente. Era collegato a un ventilatore in quell'ospedale, ma per la seconda degenza è stato necessario portarlo in cure intense, dove gli è stato praticato "un ECMO, ovvero un'ossigenazione extracorporea", ha spiegato ai media il dottor Keith Mortman, capo della chirurgia toracica presso il George Washington University Hospital.

"Abbiamo visto che ci sono stati danni rapidi e progressivi ai polmoni. E quindi che il paziente aveva bisogno dei livelli massimi di ventilazione", ha aggiunto.

"Esiste un netto contrasto tra il polmone anormale infetto dal virus e il tessuto polmonare adiacente più sano", ha proseguito Mortman. "Ed è un tale contrasto tale che si vede chiaramente anche da queste immagini".

"Grazie a questo video in 3D il pubblico può dare un'occhiata ed iniziare davvero a capire quanto sia grave quello che questo virus causa al tessuto polmonare. Il danno che si vede non è isolato. E' un danno grave, a entrambi i polmoni, in modo diffuso".