E’ fallito il tentativo del premier incaricato tunisino Habib Jemli di portare al Governo una squadra di "personalità indipendenti" e sganciate dai partiti politici. Il Parlamento ha infatti bocciato seccamente in serata la rosa di 28 ministri e 14 sottosegretari proposta da Jemli con 134 voti contrari, 72 a favore e 3 astensioni.
Ora, come prevede la Costituzione, la parola passa al presidente della Repubblica che ha 10 giorni di tempo per avviare le consultazioni con i partiti politici e i gruppi parlamentari e incaricare un nuovo premier che avrà al massimo un mese di tempo per presentare il proprio Esecutivo in Parlamento.
Jemli non è riuscito a sanare le spaccature tra le varie formazioni e pure il suo programma, basato sulla necessità di "far prevalere l'interesse nazionale", non ha convinto la gran parte dei deputati, convinti anzi della "dipendenza da alcuni partiti" di molti dei ministri proposti.