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Non c’è tregua per Los Angeles

La metropoli californiana è sempre preda di violenti incendi, rafforzati da venti impetuosi che nella giornata odierna complicheranno il lavoro dei soccorsi - I morti sono almeno 25

  • Oggi, 10:14
  • Oggi, 10:25
Un cane cammina vicino a un pompiere ad Altadena

Un cane cammina vicino a un pompiere impegnato nello spegnimento di uno dei tanti roghi di Altadena

  • Keystone
Di: AFP/EnCa 

Los Angeles e la sua regione non riescono ad avere pace: venti caldi e potenti hanno continuato a soffiare nella notte tra martedì e mercoledì, alimentando le fiamme che da una settimana stanno devastando la seconda città degli Stati Uniti e che hanno causato almeno 25 vittime. I danni sono immensi: più di 12’000 abitazioni, negozi e veicoli sono stati distrutti o danneggiati e interi quartieri rasi al suolo. Circa 88’000 persone sono ancora sfollate e almeno 25 sono morte, secondo l’ultimo rapporto ufficiale.

Inoltre, il servizio meteorologico nazionale degli Stati Uniti (NWS) ha avvertito di raffiche fino a 110 km/h tra le 3.00 del mattino (le 12.00 in Svizzera) e le 15.00 (mezzanotte ora svizzera) di oggi, mercoledì.

Alcune zone della contea di Los Angeles e della vicina contea di Ventura sono state poste in “condizioni di particolare pericolo”. Del resto, l’umidità molto bassa e la vegetazione molto secca potrebbero portare a una “rapidissima espansione dell’incendio” in alcune aree, hanno avvertito i meteorologi, che hanno pure messo in allarme rosso gran parte della California meridionale.

I due incendi principali hanno interessato 9’700 ettari nell’elegante quartiere di Pacific Palisades e più di 5’700 nella città di Altadena, appena a nord di Los Angeles. Un’indagine per determinare le cause degli incendi è stata avviata martedì dalle autorità federali, che hanno però avvertito che ci vorrà del tempo.

Per giorni, squadre accompagnate da cani hanno cercato le vittime tra le rovine. Lunedì erano state ispezionate 1’800 case, secondo lo sceriffo della contea di Los Angeles Robert Luna. “La buona notizia è che non sono stati trovati corpi”, ha detto. Questi incendi, tra i peggiori nella storia della California, potrebbero essere i più costosi di sempre: tra i 250 e i 275 miliardi di dollari secondo le stime provvisorie della società privata AccuWeather.

Centinaia di migliaia di bambini sono tornati a scuola lunedì, ma le scuole nelle aree evacuate rimangono chiuse. I bambini dovranno fare attenzione all’aperto. I servizi sanitari hanno avvertito dei rischi per la salute associati al fumo e alla cenere generati dalle fiamme e trasportati dai venti.

“La cenere non è solo sporcizia. È una polvere sottile che può irritare o danneggiare il sistema respiratorio e altre parti del corpo”, ha avvertito Anish Mahajan del dipartimento di salute pubblica della contea. Le autorità hanno invitato la popolazione a indossare maschere.

Nel frattempo, migliaia di vigili del fuoco - arrivati anche dal vicino Messico - sono al lavoro, insieme a un gran numero di rinforzi garantiti da esercito e Guardia nazionale. Sono stati inviati rinforzi pure dal profilo del materiale disponibile, tra cui decine di autobotti. Sono stati mobilitati in particolare per un nuovo focolaio divampato nella tarda serata di lunedì a Oxnard, a 80 km da Los Angeles.

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Incendi a Los Angeles, si apre un nuovo fronte

Telegiornale 14.01.2025, 20:00

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