La soppressione di 16 rotte, la chiusura di due delle 15 basi in Italia e l'abbandono di un aeroporto, con il conseguente taglio di 600 posti di lavoro e la perdita di 800'000 clienti. È questa la risposta di Ryanair alla decisione del Governo italiano di aumentare le tasse aeroportuali di 2,5 euro. I dirigenti della compagnia low cost sono contrariati dal fatto che la tassa va a sussidiare il fondo per la cassa integrazione degli ex piloti di Alitalia.
Il direttore commerciale di Ryanair, David O'Brien ha spiegato che un simile provvedimento danneggia il turismo italiano e ha aggiunto che "il piano di Alitalia-Etihad di distruggere gli aeroporti regionali sta funzionando".
Di fatto, da ottobre, la compagnia irlandese sopprimerà le basi di Alghero e Pescara, più tutti i voli di Crotone. "Non ci è stata lasciata altra scelta", assicurano i dirigenti. Alcuni insinuano però il dubbio che la polemica sia stata usata per "mascherare" una decisione già presa da tempo.
ANSA/CaL