La Gran Bretagna smentisce di essere pronta a pagare 40 miliardi di euro per finalizzare la Brexit. "È una cifra che non riconosciamo", ha detto il portavoce della premier Theresa May, commentando le anticipazioni del domenicale Sunday Telegraph, che citava tre diverse fonti in seno all'amministrazione di Londra.
La fattura della separazione, legata in particolare agli impegni che Bruxelles si è assunta con la partecipazione del Regno Unito e che proseguiranno al di là della data del divorzio fra meno di due anni, è uno dei primi punti in programma nei negoziati, ma anche uno dei più controversi. Bruxelles aveva evocato un conto di circa 60 miliardi, ma fra i ranghi conservatori a Westminster c'è chi non è disposto a sborsare un soldo e May deve tenere conto anche di delicati equilibri interni, dopo essere uscita indebolita dalle ultime legislative.
L'inquilina di Downing Street aveva detto attivando l'articolo 50 che le parti in causa avrebbero risolto obblighi e diritti. I negoziati in corso da giugno non hanno finora dato grandi risultati. Il 60% dei britannici contesta il modo in cui sono stati condotti.
pon/ATS