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Nuovo video di Hamas con due ostaggi morti

Il filmato mostra Noa Argamani, la ragazza israeliana rapita al rave party nel deserto, raccontare che i suoi due compagni di prigionia sono “stati uccisi dai bombardamenti israeliani”

  • 15 gennaio, 20:03
  • 16 gennaio, 06:37
L'appello del padre di Noa Argamani.JPG

Il padre di Noa Argamani davanti all'immagine della figlia rapita durante il rave party nel deserto lo scorso 7 ottobre

  • REUTERS
Di: ATS/RSI Info 

Sono morti Yossi Sharabi e Itay Svirsky, due dei tre ostaggi del video diffuso da Hamas domenica sera. Lo fa intendere in un nuovo filmato pubblicato lunedì in serata Noa Argamani, la ragazza rapita che compariva nello stesso video messo su Telegram dal gruppo terroristico.

Nel filmato odierno - che in Israele non è stato pubblicato - si vedono le immagini dei due ostaggi uomini privi di vita. Secondo il racconto di Argamani, che non è stato possibile verificare, i due “sono stati uccisi in due bombardamenti israeliani separati”.

Nel video diffuso da Hamas, Noa Argamani, 26 anni, rapita al rave party nel deserto del Negev il 7 ottobre, dice come sarebbero morti gli altri due ostaggi che erano con lei, Itay Svirski, 38 anni, e Yossi Sharabi, 53 anni, “in un primo momento tenuti in un edificio”. “Quando l’edificio è stato bombardato dall’esercito israeliano - afferma Noa davanti alla camera - due razzi sono esplosi e uno no. I soldati di Al Qassam hanno recuperato me e Itay e ci hanno portato in un altro luogo. Yossi non è sopravvissuto. Nell’altro posto c’è stato un ulteriore attacco aereo israeliano, Itay è stato colpito, io sono rimasta ferita alla testa e in altre parti del corpo (ma nelle immagini non si vedono ferite, ndr). Loro due sono morti per gli attacchi dell’esercito: fermate questa follia e riportateci a casa”, chiede Noa.

Hamas esercita una tortura psicologica sulle famiglie degli ostaggi

Yoav Gallant, ministro israeliano della Difesa

Dopodiché le immagini mostrano, ripresi da molto vicino, i cadaveri di Yossi, parzialmente chiuso in un sudario bianco, il viso in parte insanguinato, sul braccio una ferita, e quello di Itay, anche lui avvolto in un lenzuolo bianco, con le mani legate sul ventre.

All’inizio del filmato, Itay è vivo, chiede a Netanyahu “di fermare la guerra”, di “riportarli a casa”. Noa dice che “le milizie Al Qassam li trattano bene, ma le risorse sono poche e mancano cibo e acqua”.

Gallant: “Alle famiglie dei rapiti solo informazioni verificate”

“Hamas esercita una tortura psicologica sulle famiglie degli ostaggi”. Ha detto in serata il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant, commentando l’ultimo video diffuso da Hamas con i corpi di due rapiti. “L’esercito - ha aggiunto - è in contatto costante con le famiglie e inoltra loro informazioni verificate”. Le forze armate, ha detto - “forniranno ulteriori dettagli in seguito”.

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Telegiornale 14.01.2024, 20:00

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