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ONU, la Striscia di Gaza è “un inferno sulla Terra”

Per il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini è in corso una “tragedia che si aggrava senza fine”

  • 12 dicembre 2023, 19:33
  • 12 dicembre 2023, 19:33
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Rafah, Striscia di Gaza

  • Keystone
Di: AFP/ RSI INFO

Il presente di Gaza è ogni giorno sempre più drammatico. Lo confermano le parole pronunciate martedì 12 dicembre dal capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini. Al termine di una visita notturna nella Striscia Lazzarini ha affermato in un post su X che i civili stanno vivendo “l’inferno in terra”. “A Gaza, una tragedia che si aggrava senza fine -ha detto -. Le persone sono ovunque, vivono per strada, hanno bisogno di tutto. Chiedono sicurezza e la fine di questo inferno sulla terra”.

“La situazione a Gaza peggiora. L’ONU ci dice che non ci sono rifugi possibili e sta per smettere di lavorare nell’area perché mancano risorse e sicurezza. Al G7 avevamo richiesto che le attività militari di Israele a Gaza Sud non seguissero lo stesso schema di Gaza Nord, ma il livello di distruzione a Gaza resta senza precedenti, è un livello peggiore di quanto successo a Dresda, a Colonia e simile a quello che è successo ad Amburgo. Tale orrore non può essere giustificato con l’orrore del 7 ottobre”. Così anche l’Alto Rappresentante UE per la Politica Estera Josep Borrell parlando all’Eurocamera. Aggiungendo poi: “Ci deve essere un altro modo per combattere Hamas, un modo che non implichi la morte di tante persone innocenti. Un’alternativa ci deve essere, ma purtroppo ciò che vediamo è ingiustificabile visto l’alto costo di vite umane e anche per le condizioni di vita che il blocco di Gaza ha provocato”.

Le parole di Lazzarini e di Borrell arrivano nelle stesse ore in cui il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dichiara che il suo Paese non “permetterà che Gaza dopo la guerra sia governata da coloro che finanziano il terrorismo”. E ammettendo che gli Stati Uniti e Israele differiscono sulla politica di Gaza dopo la guerra, ha affermato che il numero di israeliani uccisi in attacchi terroristici dopo gli accordi di Oslo del 1993 è pari a quello dell’attacco del 7 ottobre.

Intanto, il 12 dicembre, un’unità speciale delle forze armate israeliane ha recuperato i corpi di due israeliani che erano tenuti in ostaggio a Gaza da Hamas. Lo ha riferito il portavoce militare. Ma nell’operazione due militari sono rimasti uccisi ed altri ancora sono stati feriti. “La nostra missione è di recuperare i dispersi e gli ostaggi e riportarli a casa”, ha affermato l’esercito. “A questo fine facciamo ricorso a tutti i mezzi di intelligence ed operativi a nostra disposizione”.

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Telegiornale 11.12.2023, 12:30

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