L’ex primo ministro pachistano Imran Khan è stato arrestato oggi, martedì, a Islamabad. Il fermo è avvenuto in un tribunale, dove si trovava per rispondere a una serie di accuse per frode e corruzione. Tra queste, il non aver dichiarato i guadagni ricavati da donazioni ricevute da funzionari esteri, che poi avrebbe rivenduto quando era in carica. Ma l’arresto è legato all’Al Qadir Trust, una vicenda che lo vede protagonista, con la moglie e altri esponenti del suo partito (il Pakistan Tehreek-e-Insaf). In pratica avrebbero ottenuto indebitamente terreni per fondare l’università Al Qadir, tramite un accordo con il magnate immobiliare Malik Riaz.
Il 70enne era ricercato da tempo. Era stato eletto primo ministro nel 2018 e poi sfiduciato quattro anni dopo in seguito alla crisi politica che ha investito il paese. Ex giocatore di cricket, è un politico molto amato in patria. Lo dimostra la serie di manifestazioni inscenate subito dai suoi sostenitori che hanno invaso le strade di Karachi e Lahore, seguite dall’immediato intervento delle forze dell’ordine che hanno usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. Inoltre, in varie parti del paese i social sono stati sospesi così come alcune scuole sono state chiuse.
Khan, che vorrebbe tornare al potere, aveva preregistrato un video, presagendo il suo arresto. Nel filmato afferma di “essere stato arrestato in maniera illegittima” e che i diritti fondamentali dei pachistani… sono stati sotterrati.

Telegiornale flash
Telegiornale 09.05.2023, 18:00