L’Italia ha deciso di prorogare di 15 giorni le misure di contenimento previste per i cittadini provenienti da Unione Europea e Paesi Schengen, dunque anche dalla Svizzera. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato giovedì pomeriggio l’ordinanza, prorogando fino al 15 maggio le misure restrittive che consentono ai cittadini dell’UE e dei Paesi Schengen di entrare in Italia solamente con un tampone negativo effettuato 48 ore prima della partenza. In più rimane obbligatorio un isolamento di cinque giorni all’arrivo. Le sole eccezioni possibili rimangono ragioni di lavoro, salute, emergenza, necessità.
Confermata dunque la via della prudenza, malgrado la curva pandemica stia scendendo. A preoccupare sono sì le varianti, ma anche il tasso di riproduzione in Francia, Germania e Svizzera, che non è basso. Si teme che con un eccessivo flusso turistico i contagi possano ripartire in maniera più marcata.
Alcuni senatori lombardi, nelle scorse settimane, avevano chiesto a Roma l'esenzione delle misure restrittive per gli svizzeri. In particolare si chiedeva l'abolizione del tampone e della quarantena per quelli che si trovano nei 20 km al di qua e al di là del confine. L'intento era quello di dare ossigeno all'economia frontaliera. La decisione del ministro Speranza mette dunque fine a questa possibilità.