Per protestare contro l'inazione del governo dopo una fuga di petrolio, gli abitanti di un villaggio dell'Amazzonia peruviana hanno sequestrato circa 70 turisti peruviani e stranieri.
I vacanzieri sono bloccati su una nave sul fiume Marañón, ha dichiarato Watson Trujillo Acosta, leader della comunità del villaggio di Cuninico, alla stazione radio RPP. Tra i passeggeri della nave ci sono turisti provenienti da Stati Uniti, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Svizzera. Stanno tutti bene e, se tra loro ci sono persone anziane o malate, sarà permesso loro di lasciare la nave, ha detto Trujillo Acosta.
La motivazione alla base del gesto è, come detto, il petrolio che è fuoriuscito ripetutamente da un oleodotto della compagnia energetica Petroperú e che ha inquinato il fiume Marañón. "Chiediamo che venga dichiarato lo stato di emergenza e che una commissione guidata dal presidente visiti la nostra regione", ha dichiarato il capo villaggio Trujillo Acosta.
Petroperú ha affermato che l'oleodotto è stato ripetutamente danneggiato di proposito. Da dicembre dell'anno scorso sono stati registrati più di 50 casi di danni. L’azienda sostiene di essersi occupata della bonifica delle aree colpite e di aver fornito ai residenti acqua potabile e cibo.
L'ambasciata svizzera è informata
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha dichiarato venerdì all'agenzia di stampa Keystone-ATS di essere a conoscenza del sequestro. L'ambasciata svizzera è in contatto con le autorità peruviane competenti e sono in corso chiarimenti.
Perù, turisti in ostaggio
Telegiornale 04.11.2022, 21:00
Notiziario 15.00 del 04.11.2022
Notiziario 04.11.2022, 16:14
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