Tenuto conto della crisi umanitaria e del rischio di un collasso economico, il Consiglio federale ha deciso oggi, mercoledì, di stanziare ulteriori 33 milioni di franchi per l'Afghanistan, portando il proprio contributo a circa 60 milioni. Nei prossimi 16 mesi la Svizzera aiuterà così la popolazione afghana bisognosa, precisa una nota governativa.
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Dei 33 milioni supplementari stanziati oggi, 10 provengono da crediti esistenti del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), mentre la somma restante sarà fornita sotto forma di credito aggiuntivo che dovrà essere approvato dal Parlamento.
La Svizzera reagisce così alla precaria situazione in Afghanistan, attualmente interessato da una grave emergenza umanitaria. Il rischio di un collasso economico, la persistente siccità e la carestia faranno crescere ulteriormente il numero di persone bisognose di aiuti.
La Svizzera è presente in Afghanistan dal 2002 e contribuisce con il suo programma a ridurre la povertà. Oggi sostiene questo Paese, tra i più arretrati, con 27 milioni all’anno, di cui 18 destinati alla cooperazione allo sviluppo e 9 all’aiuto umanitario. Inoltre, la Segreteria di Stato della migrazione si impegna nel Paese con mezzo milione di franchi all’anno.
Il programma si concentra in particolare sullo Stato di diritto e la protezione della popolazione civile, l'agricoltura, la gestione delle risorse naturali e l'istruzione di base.
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