Dal 2010, otto anni prima del disastro, tutti sapevano che il ponte Morandi di Genova poteva crollare. Nel corso di una riunione dei vertici delle società coinvolte nella gestione del tronco autostradale, di tecnici, manager e dirigenti delle varie aziende, emerse che "il ponte aveva un difetto originario di progettazione e che creava perplessità tra i tecnici sul fatto che potesse restare su".
Ponte Morandi, processo al via
Telegiornale 07.07.2022, 20:00
La rivelazione arriva a quasi cinque anni dalla tragedia dalla voce, quella di Gianni Mion, ex AD della holding dei Benetton, che partecipò alla riunione del 2010 e che ne ricorda i contenuti nell'aula del tribunale di Genova, dove è in corso il processo per il crollo che costò la vita a 43 persone.
Mion ricorda di essere stato l'unico, sempre in quella riunione, a sollevare obiezioni sulla sicurezza del ponte. Obiezioni che però, a suo dire, vennero lasciate cadere con semplici rassicurazioni che non lo avevano convinto.