La decisione di installare missili Iskander nell’enclave di Kaliningrad “non è ancora stata presa”, ha detto Vladimir Putin nella sua annuale conferenza stampa di bilancio, oggi (giovedì) a Mosca. La notizia del dispiegamento, apparsa sulla stampa, aveva messo in allarme in particolare la Polonia e i paesi baltici.
Il presidente russo ha parlato anche di spionaggio, lodando Edward Snowden (“"ma mi manca il tempo per incontrarlo") e chiedendo "regole chiare e morali" al riguardo. “Invidio Obama che può spiare indenne”, ha scherzato.
Putin ha quindi alluso anche alla situazione degli omosessuali nel paese. Senza citarli apertamente, ha ribadito la volontà di difendere i "valori morali tradizionali" da "pseudo-valori" occidentali. Una risposta indiretta alla decisione di Barack Obama di farsi rappresentare da Billie Jean King a Sochi. Nessun ripensamento neanche sulle Pussy Riot, che hanno meritato il carcere per aver "umiliato la dignità delle donne".
Abbordata quindi la questione Ucraina, "un paese fratello": "Non sono contrario a un accordo fra Kiev e l’Unione Europea", ha detto il leader del Cremlino, "ma proteggeremo il nostro mercato".
Altro tema, l’Artico, dove Mosca intende continuare a far valere le proprie pretese. E guai agli ecologisti se dovessero tentare nuovi assalti come quello che ha portato in carcere 30 attivisti di Greenpeace: questa volta è in arrivo l'amnistia , ma Putin ha promesso il pugno di ferro in futuro.
ANSA/AFP/pon/AlesS
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