Il principe Harry, secondogenito di Carlo, l’erede al trono britannico, ammette d’aver attraversato un periodo di “caos totale” dopo la morte della madre Diana e d’aver dovuto ricorrere al sostegno psicologico per superare il trauma.
In un’intervista pubblicata dal quotidiano The Telegraph, il 32enne afferma che per riuscire a voltare pagina dopo la tragica sera del 31 agosto del 1997, quando la principessa del Galles perì in un incidente stradale a Parigi, ci sono voluti anni.
Spiega d’aver affrontato il dramma adottando la politica dello struzzo, cioè mettendo la testa sotto la sabbia, e quindi rifiutandosi anche solo di pensare alla mamma. “In che modo mi avrebbe aiutato? Rimuginare sul fatto avrebbe solo potuto rendermi triste, e non me l’avrebbe restituita”, riflette.
Dichiara d’essersi deciso a cercare l’assistenza degli specialisti solo una volta raggiunti i 28 anni, incoraggiato dal fratello William, che lo ha “enormemente” sorretto.
AFP/dg