Le forze armate statunitensi hanno ammesso nella serata di venerdì di aver condotto una serie di bombardamenti nel nord della Siria che avevano quale scopo di colpire uomini appartenenti ad al Qaida.
Hanno però negato di essere le responsabili della morte di 49 civili, che hanno perso la vita in seguito a raid aerei contro una moschea. La presa di posizione segue le denunce fatte da attivisti siriani e pure da Mosca che dice di possedere fotografie scattate nella zona di Jeenah dove si vedono frammenti di un missile americano aria-terra. Un fragile cessate il fuoco raggiunto fra Russia e Turchia, rispettivamente alleate di Assad e dei ribelli, è entrato in vigore nel dicembre del 2016. Questa settimana, il 15 marzo, cadeva il sesto anniversario dell'inizio del conflitto siriano.
AFP/AlesS