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Record di omicidi in USA, + 30%

Il 2020, anno della pandemia, delle proteste contro il razzismo, delle elezioni presidenziali, passerà alla storia anche per il numero di delitti: 21'570

  • 30 settembre 2021, 21:35
  • 20 novembre, 19:33
03:00

Boom di omicidi negli USA

Telegiornale 30.09.2021, 22:00

Di: TG/Max Herber 

Non si era mai registrato un aumento tanto marcato degli omicidi negli Stati Uniti, il 30% in più nel 2020: l'anno della pandemia, delle proteste contro il razzismo, delle elezioni presidenziali. Un anno, dunque, che passerà alla storia anche per il record di delitti.

Una resa dei conti all’entrata di una discoteca a Miami, una rapina a mano armata a Washington DC, una sparatoria lungo la strada a Filadelfia. Tutte con esito letale. Tre dei 21'570 delitti avvenuti negli Stati Uniti l’anno scorso. Il 2020 ha registrato un aumento degli omicidi del +30,9%. Il più grande della storia, il precedente record era un +12% datato 1968.

"C’è stata la pandemia. E un aumento degli scontri per strada in relazione alla morte di George Floyd per mano della polizia di Minneapolis ed altri casi analoghi”, spiega Jeffrey Ian Ross, criminologo dell'Università di Baltimora.

Il periodo del Covid, tra quarantene e lockdown, gli scontri per le ingiustizie razziali, le proteste… e le difficoltà e l’atteggiamento dei corpi di polizia accusati di brutalità. Complesso spiegare un simile aumento. Anche se il boom della vendita di armi da fuoco è un ulteriore fattore.

“Probabilmente c’è stata una maggiore disponibilità di armi. Alcuni analisti hanno persino sostenuto che molti abbiano usato l’assegno federale di sussidio per comprare un’arma. E poi abbiamo avuto un incremento di situazioni in cui si è ricorso alle armi per risolvere contese. Come le violenze domestiche", argomenta Jeffrey Ian Ross.

Il 77% dei delitti è stato commesso con una pistola, in un anno in cui le vendite sono aumentate sino al 40%. Le cifre reali, ci si consola, sono lontane da quelle degli Anni '90 e '80.

Ma c’è un ulteriore fattore a preoccupare. La recrudescenza non riguarda solo le metropoli delle coste. Tutte le città, dal Midwest al sud o al Nord del Paese hanno registrato un picco di omicidi.

“Faccio questo lavoro da 31 anni e ho visto molta violenza. Ma mai come quest’anno”, dice Frank Vanore, del dipartimento di polizia di Filadelfia.

Un tempo a New York e Los Angeles si registrava quasi il 14% dei crimini del Paese, ora meno del 4%. I primi dati del 2021 fanno segnare un altro aumento, inferiore, un terzo del 2020.

"La pandemia, tra ricadute e ripartenze, forse si sta un po' placando, e anche i disordini sociali che abbiamo visto la scorsa estate si sono calmati, almeno per ora. E per queste ragioni mi sembra che stiamo assistendo a un rallentamento dell'aumento degli omicidi", spiega Richard Rosenfeld, criminologo dell'Università del Missouri, St. Louis.

Come dire, il peggio – forse – è alle spalle, sebbene la variabile imprevedibile della pandemia lasci aperte più interpretazioni, la fotografia 2020 dell’FBI mostra un Paese più vulnerabile e istintivo, esasperato e violento.

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