Quinto giorno di ricerche. I soccorritori continuano a scavare a Rigopiano, alle pendici del Gran Sasso, in Abruzzo, dopo la difficile giornata di domenica. Sotto la neve della valanga e le macerie dell'hotel i vigili del fuoco hanno trovato la sesta vittima, un uomo ancora da identificare, mentre le autorità hanno aggiornato il numero dei dispersi: c'è anche un giovane senegalese che lavorava nel resort. Considerato il corpo ritrovato, le persone da individuare restano 23 e le speranze di rivederle vive si assottigliano, anche se gli uomini impegnati nelle ricerche non demordono. Il bilancio totale attuale è dunque di 11 sopravvissuti, 6 morti e 23 dispersi.
Intanto l'ANSA svela che una mail disperata, per chiedere aiuto alle autorità, venne scritta poco prima che l'hotel Rigopiano venisse investito e distrutto dalla valanga di mercoledì.
Il 18 gennaio scorso, infatti, dopo il succedersi di scosse sismiche e di intense nevicate, l'amministratore unico dell'hotel Rigopiano, Bruno Di Tommaso, inviò una mail al Prefetto di Pescara, al presidente della Provincia, alla polizia provinciale e al sindaco di Farindola, segnalando che "la situazione" stava diventando "preoccupante" e chiedendo di "predisporre un intervento". "I clienti sono terrorizzati dalle scosse sismiche e hanno deciso di restare all'aperto", scriveva il direttore, "non potendo ripartire a causa delle strade bloccate".
Per leggere il testo completo del messaggio spedito via e-mail da Di Tommaso cliccare sull'immagine.
La mail di richiesta dei soccorsi inviata dal direttore
ANSA/M. Ang.
Dal TG12.30: