La polizia danese ha reso noto che il corpo senza testa ritrovato nel Mar Baltico appartiene alla giornalista svedese Kim Wall, scomparsa l'11 agosto. Gli agenti hanno spiegato che il corpo, da cui sono state tagliate deliberatamente braccia e gambe, era legato a un pezzo di metallo "con l'intento di farlo rimanere sul fondo del mare".
La 30enne era stata vista viva per l'ultima volta il 10 agosto mentre saliva a bordo di un sottomarino fai-da-te, poi affondato l'11 agosto, realizzato dall'inventore danese Peter Madsen (46 anni) che la Wall avrebbe dovuto intervistare.
L'inventore danese di sottomarini Peter Madsen, 46 anni, indagato per l'omicidio della Wall
L'uomo, arrestato con l'accusa di omicidio, ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento nella scomparsa della Wall. Inizialmente aveva dichiarato di avere sbarcato la giornalista e di non sapere dove fosse andata. In seguito aveva ammesso che "a bordo si era verificato un incidente che aveva portato alla morte della giornalista", da lui in seguito "sepolta" in mare. A bordo del sottomarino sono state trovate tracce di sangue.
AP/M. Ang.
Il sottomarino affondato e poi recuperato dalle autorità danesi