Marcello De Vito, esponente del Movimento 5Stelle e presidente della assemblea capitolina, il consiglio comunale di Roma, è stato arrestato mercoledì dai carabinieri per corruzione nell'ambito della inchiesta della Procura sul nuovo stadio della Roma.
De Vito è stato arrestato nell'ambito di un’operazione che ha portato ad altri tre arresti e a una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. I reati ipotizzati, a seconda delle posizioni, sono di corruzione e traffico di influenze illecite.
L'indagine riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo stadio della Roma, pure la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.
Cacciato subito dal Movimento 5Stelle
"Marcello De Vito è fuori dal Movimento 5Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l'ho già comunicata ai probiviri. De Vito non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi". Lo ha rimarcato su Facebook Luigi Di Maio, al vertice politico dei pentastellati e ministro del Lavoro nel Governo Conte, precisando che "De Vito potrà e dovrà difendersi in ogni sede, nelle forme previste dalla legge, ma lo farà lontano dal Movimento 5Stelle".