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Romania: la sinistra tiene, ma l’estrema destra avanza

Elezioni legislative: gli exit-poll danno i socialdemocratici in vantaggio, ma a fronte di una forte crescita delle formazioni nazionaliste - Si profila un Parlamento frammentato

  • 1 dicembre 2024, 22:18
  • 2 dicembre 2024, 08:15
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L'affluenza al voto si attesterebbe intorno al 52,5%

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Di: ATS/sdr 

In Romania i primi exit poll diffusi domenica sera alla chiusura dei seggi danno in testa il partito socialdemocratico (PSD) con il 26%, seguito dalla destra nazionalista di AUR in forte crescita al 19%. Stando ai primi dati redatti dall’Istituto demoscopico Curs, alle spalle dell’AUR si collocherebbero il Partito liberale (PNL) e l’Unione Salvate la Romania (URS, centrodestra) entrambi dati al 15,5%. L’affluenza al voto si attesterebbe intorno al 52,5%

Tutte le forze di estrema destra messe insieme, dunque, si attesterebbero al 30% mentre nelle precedenti elezioni del 2020 “pesavano” meno del 10%. Se confermate, queste stime lasciano presagire un parlamento frammentato con negoziati difficili per la formazione di un governo.

Possibilità di superare lo sbarramento del 5% le avrebbero l’UDMR - il partito della minoranza ungherese - SOS, un altro partito di estrema destra e il POT, altra formazione della destra radicale vicina a Calin Georgescu, il candidato filorusso vincitore a sorpresa, lo scorso 25 novembre, del primo turno delle presidenziali. Il secondo avrà luogo l’8 dicembre.

00:45

Romania: seggi aperti per le parlamentari

Telegiornale 01.12.2024, 12:30

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