E’ un alto commissario sorridente e molto soddisfatto quello che incontriamo a Ginevra a conclusione della 67esima sessione del comitato esecutivo dell’UNHCR (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati). Filippo Grandi non nasconde il proprio entusiasmo per l’assegnazione del Nobel per la Pace al presidente colombiano, Juan Manuel Santos (leggi il nostro articolo). Già, perché in Colombia l’impegno dell’UNHCR è significativo. E quindi rilanciare l’intesa tra il governo e le FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) bocciata nelle urne domenica scorsa è fondamentale.
La nomina di Guterres
Ma non è l’unica notizia che lo rende felice. Da 24 ore infatti, a ricoprire l’incarico di segretario generale dell’ONU in futuro, succedendo a Ban Ki-moon, sarà il porteghese António Guterres, ex alto commissario per i rifugiati a Ginevra e quindi predecessore di Grandi.
Il successore di Ban Ki-moon
In un clima molto difficile, per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori e il relativo problema dei rifugiati, l’UNHCR può dunque ripartire contando sull’esperienza del nuovo segretario generale. Come confessa lo stesso Filippo Grandi ai microfoni della RSI.
Ma l’Alto commissario per i rifugiati parla anche di Europa e critica i toni con cui diversi leader politici europei trattano il tema dei rifugiati. Infine, Grandi si sofferma sulla grande incognita: le elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Donald Trump o Hillary Clinton? E quali le conseguenze per la propria agenzia?
RG 18.30 del 07.10.16 - Filippo Grandi, alto commissario dell'ONU per i rifugiati, al microfono di Gabriele Fontana
RSI Info 07.10.2016, 20:02
Riccardo Bagnato
Dal TG20: