In casi eccezionali ma "prevedibili" ogni Stato membro può reintrodurre controlli ai confini all'interno dell'area Schengen "per un periodo di massimo due anni". Lo prevede la proposta di modifica del Codice Schengen approvata dalla Commissione europea, che si focalizza tra l'altro sul dossier dei movimenti secondari dei migranti.
Il Paese membro deve "giustificare la proporzionalità e necessità della sua azione tenendo in considerazione l'impatto sulla libertà di circolazione", si legge nella proposta. L'articolo 25 del Codice Schengen al momento limita la reintroduzione dei controlli per eventi "prevedibili" a massimo 6 mesi.
La proposta, impattando sull'articolo 28 del Codice Schengen, disciplina la possibilità di reintrodurre i controlli ai confini nell'area Schengen anche per i cosiddetti "eventi imprevisti". In questo caso il Paese membro può agire "unilateralmente" per un periodo limitato ai tre mesi.
Dall'archivio:
Reintrodotti i controlli alle frontiere Schengen
Telegiornale 05.04.2017, 14:30