La Croazia, rispondendo anche a un'esplicita richiesta della Commissione europea, ha aperto un'inchiesta dopo la diffusione di immagini in cui si vedono uomini senza distintivi, ma con i vestiti e l’equipaggiamento delle forze speciali della polizia croata, che prendono a manganellate dei migranti spingendoli oltre il confine con la Bosnia.
RG 18.30 del 07.10.2021 Il servizio di Tomas Miglierina
RSI Info 07.10.2021, 20:30
Contenuto audio
I video - frutto di un'inchiesta che ha coinvolto anche media francesi, croati, serbi e olandesi - sono stati diffusi dal canale tedesco ARD e da Der Spiegel. "Una squadra di esperti è sul campo con il compito di chiarire quello che è successo, chi ha partecipato e dove è capitato", ha spiegato il ministro dell'interno croato Davor Bozinovic, assicurando tuttavia che le forze dell'ordine lavorano nel rispetto della legge.
La commissaria europea Ylva Johansson
Le immagini sembrano confermare i maltrattamenti da tempo denunciati dai migranti che li hanno subiti lungo la cosiddetta rotta dei Balcani. Amnesty International nel 2020 aveva accusato l'UE di ignorare quanto perpetrato in quell'area. La commissaria europea Ylva Johansson le ha giudicate "molto credibili" e si è detta "estremamente inquieta" per questi violenti respingimenti che "macchiano la reputazione dell'Unione Europea". In discussione c'è anche l'uso di fondi europei non conforme agli scopi. Il versamento, ha ricordato Johansson, potrebbe essere sospeso in caso di violazioni dello Stato di diritto.
Oltre alla Croazia, Paese membro dell'UE ma non dello spazio di Schengen, nel mirino di Bruxelles è finita anche la Grecia, alla vigilia di un riunione dei ministri dell'interno, venerdì in Lussemburgo. I medesimi media sostengono infatti di disporre di prove di comportamenti reprensibili anche nell'Egeo. Il ministro della migrazione di Atene, Notis Mitarachi, ha reagito sostenendo che le operazioni vanno a colpire solo i trafficanti di essere umani.