In Italia oggi (venerdì) è sciopero generale. Lo hanno prooclamato i sindacati (CGIL e UIL) che chiedono modifiche alla manovra di bilancio del governo Meloni (centrodestra). Si fermano per 8 ore i lavoratori di tutti i settori, pubblico e privato, a eccezione delle ferrovie. Salvo i servizi minimi essenziali, sono a rischio stop, per tutto il giorno, fabbriche, scuole, sanità, poste, uffici pubblici, giustizia e negozi. Per i trasporti la protesta è stata ridotta a 4 ore.
Adesione “altissima” allo sciopero già nei primi turni di lavoro: oltre il 70% delle lavoratrici e dei lavoratori ha incrociato le braccia in tutta Italia, con punte anche del 100% in alcune aziende. Lo riferiscono i sindacati, sottolineando la “grandissima” partecipazione alle 43 manifestazioni che si stanno svolgendo nel Paese. Più di 50 mila al corteo di Bologna, con il segretario generale della CGIL Maurizio Landini. E oltre 30 mila a Napoli, con il segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri.
Landini (Cgil): “Manovra colpisce dipendenti e pensionati, giovani e donne”
Cosa risponde a chi dice che state scioperando contro una manovra che abbassa le tasse? “È una bugia pura - dice Maurizio Landini, segretario della CGIL - perché le tasse per i lavoratori dipendenti e pensionati stanno aumentando, questi (il governo n.d.r.) non stanno tassando i profitti, le rendite, non combattono l’evasione fiscale, c’è un dato molto preciso”. “Nel 2024 l’Irpef, pagata al 90% da dipendenti e pensionati, ha un aumento di entrate per lo Stato di 17 miliardi. Stiamo chiedendo che quei 17 miliardi tornino a chi ha pagato quelle tasse, investendo sulla sanità pubblica, facendo le assunzioni dei pubblici dipendenti, mettendo soldi per aumentare salari, riducendo la precarietà facendo ripartire gli investimenti. Stanno facendo una manovra che ancora una volta colpisce il mondo del lavoro e in particolari dipendenti e pensionati, giovani e donne che sono più colpite dalla precarietà”, ha aggiunto.
“Siamo di fronte al 19esimo mese consecutivo di calo della produzione industriale nel nostro Paese, quindi al di là delle balle che questo governo racconta, noi siamo di fronte, in alcuni settori, dall’abbigliamento all’automotive ad altri settori, a un rischio molto concreto di recessione, di regressione”, ha detto Landini. Il governo, “oggi è assente e silente, sta raccontando balle e un Paese che non c’è e le piazze si stanno riempiendo perché la gente non vive da un’altra parte, ognuno guarda la propria condizione e le condizioni stanno peggiorando”.
RG 12.30 del 20.11.2024 - La corrispondenza da Roma di Anna Valenti
RSI Info 20.11.2024, 12:18
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