L’ufficio esecutivo del Front National si riunisce lunedì per decidere eventuali sanzioni contro il suo fondatore e presidente onorario Jean-Marie Le Pen, colpevole di aver definito a più riprese le camere a gas usate dai nazisti come un "dettaglio" della storia.
Domenica la presidente del partito e figlia di Le Pen, Marine, ha auspicato che il padre non parli più a nome del movimento di estrema destra.
Un ospite non invitato
L’ultimo episodio che ha rivelato tensioni interne alla formazione risale al primo maggio, quando l’anziano ex leader si è presentato alla tradizionale festa annuale senza esservi stato invitato.
“Ho la sensazione che lui non sopporti che il Front National continui a esistere anche senza di lui; mi dispiace”, ha dichiarato la figlia in un’intervista concessa alla televisione francese.
Nuoce all'immagine del partito
A Jean-Marie restano legati alcuni dirigenti più anziani, mentre la nuova guardia, vicina a Marine, vuole evitare che le sbandate dialettiche del fondatore abbiano ripercussioni negative sull'immagine del partito.
ats/mrj
RG 08.00 del 04/05/15 - Il servizio di Lucia Mottini