Mondo

Siria, non ci sarebbero vittime

I siti chimici bersaglio di USA, Gran Bretagna e Francia erano stati evacuati. Operazione annunciata al Cremlino?

  • 14 aprile 2018, 13:35
  • 23 novembre, 01:51
La Casa Bianca, il giorno dopo

La Casa Bianca, il giorno dopo

  • keystone

"Non ci sono vittime né tra i civili né tra i militari siriani". Lo ha dichiarato, "stando ai dati preliminari" sull’esito dei raid compiuti in Siria, il capo del dipartimento generale operativo dello Stato maggiore russo, Serghiei Rudskoi in una conferenza stampa. I tre siti chimici del regime oggetto dell’attacco, secondo Mosca, erano già stati evacuati. La Russia ha posto le sue forze aeree difensive in stato di combattimento.

I tre siti presi di mira si trovano nei pressi di Damasco e di Homs

I tre siti presi di mira si trovano nei pressi di Damasco e di Homs

  • RSI

Nell'attacco USA, Gran Bretagna e Francia avrebbero lanciato oltre 100 i missili da crociera e aria-terra lanciati, ma "un numero considerevole" sarebbe stato "intercettato e abbattuto" dai sistemi di difesa di Damasco. La Russia non avrebbe infatti attivato i suoi sistemi di difesa aerea dislocati nel paese. L'attacco sarebbe stato contrastato unicamente dai sistemi antimissilistici S-125, S-200, Buk e Kvadrat, prodotti oltre 30 anni fa dall’allora Unione Sovietica. Secondo la TV di Stato siriana sarebbero stati abbattuti 13 missili.

Un missile solca il cielo di Damasco

Un missile solca il cielo di Damasco

  • keystone

Operazione annunciata al Cremlino?

L’operazione presenta ancora numerosi punti oscuri, a partire dalle modalità del coordinamento dell'azione e dal fatto che questa sia stata preventivamente comunicata al Cremlino. Una circostanza negata dal capo di Stato maggiore delle forze armate americane, Joseph Dunford, e invece sostenuta dalla ministra della Difesa francese, Florence Parly. Secondo Parigi non ci sarà una seconda fase dal momento in cui gli obiettivi che erano stati fissati sono stati raggiunti nella notte tra venerdì e sabato. Ma ulteriori attacchi, hanno avvertito membri del Governo Macron, saranno possibili se Damasco dovesse nuovamente usare armi chimiche.

Il regime entra a Duma

Dalla Siria sabato mattina è giunta anche la notizia che la polizia militare è entrata a Duma, ultima roccaforte della resistenza anti-regime a est di Damasco e teatro una settimana fa del presunto attacco chimico contro civili che ha scatenato l’attacco deciso da Donald Trump, Theresa May e Emmanuel Macron con il sostegno di numerosi paesi (compresi Canada, Germania, Israele ecc.), NATO e UE.

Lo ha riferito l'agenzia ufficiale Sana, senza però menzionare l'eventuale presenza degli attesi ispettori dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC). Sono arrivati venerdì a Damasco e sabato dovevano cominciare la loro visita su invito della Russia e del governo siriano.

Diem/ATS

Correlati

Ti potrebbe interessare