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Sudafrica, l’ANC rischia di perdere la maggioranza

Quasi 27 milioni di elettori andranno mercoledì alle urne per eleggere il Parlamento - L’African National Congress al potere da 30 anni, in affanno, rischia di scendere sotto il 50%

  • 29.05.2024, 10:23
  • 29.05.2024, 15:26
01:57

Sudafrica al voto

Telegiornale 29.05.2024, 12:30

  • Keystone
Di: AFP/RSI Info 

Imbacuccati, come richiede una fredda mattinata di inverno australe, i primi elettori hanno preso posto in coda mercoledì all’alba per votare nei seggi. In Sudafrica si tengono nella giornata odierna le elezioni legislative più combattute dalla fine dell’apartheid, con l’ANC, l’African National Congress al potere da 30 anni, che rischia di perdere per la prima volta la maggioranza assoluta in Parlamento.

Le urne resteranno aperte fino alle 21:00 locali (la stessa ora in Svizzera) in questo giorno festivo. I risultati finali non sono attesi prima del fine settimana. Il nuovo Legislativo eleggerà il prossimo presidente a giugno.

Pollici colorati per non votare due volte

Sono  27,6 milioni gli elettori chiamati votare per le liste, utilizzando il sistema proporzionale. Per eleggere i loro deputati i cittadini dovranno segnare due schede elettorali distinte: una scheda blu contenente le liste elaborate a livello nazionale e una seconda scheda arancione, che presenta in linea di massima gli stessi partiti ma con un mix di rappresentanti eletti a livello più locale. Una terza scheda di colore rosa è prevista infine per eleggere le assemblee provinciali. Per limitare i brogli, i pollici dei votanti verranno colorati con un inchiostro indelebile.

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Si vota con il proporzionale

  • Keystone
L’ANC rischia di perdere la maggioranza assoluta

Queste elezioni sono “senza dubbio le più imprevedibili dal 1994”, osserva l’analista politico sudafricano Daniel Silke. A causa della crescente disillusione nei confronti dell’ANC, legata in particolare alla “sua incapacità di garantire la crescita economica e di creare posti di lavoro”, ma anche di ridurre la povertà, la disuguaglianza, la criminalità o la fornitura di acqua ed elettricità, il partito dominante deve prepararsi a “un risultato potenzialmente inferiore al 50%”.

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Prova del voto per il partito di cui è leader il presidente Cyril Ramaphosa

  • Keystone

Ciò significa, se questo scenario sarà confermato, che dovrà formare una coalizione per rimanere al potere e “avrà bisogno di uno o più partner per governare”. La natura di queste alleanze, più verso il centro liberale o verso la sua sinistra, determinerà “la direzione futura del Sudafrica”.

Se l’ANC otterrà un risultato migliore del previsto (tra il 40% e il 47% secondo i sondaggi), cioè poco meno del 50%, avrà bisogno solo di alcuni deputati di piccoli partiti per mantenere la sua linea generale.

Il calo dell’affluenza

Un segnale di questo disincanto è il calo costante negli ultimi due decenni dell’affluenza che è passata dall’89% del 1999 al 66% delle ultime elezioni del 2019. Data la frammentazione dell’opposizione, tutti gli osservatori si aspettano che l’ANC rimanga il partito più grande in Parlamento, dove attualmente ha 230 deputati su 400.

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Seggi aperti dall'alba, qui un votante ad Alexandra, vicino a Johannesburg

  • Keystone

Ma il suo “potere”, legato alla sua aura di ex movimento di liberazione che ha portato il Paese fuori dalle grinfie dell’apartheid, si sta indebolendo. “Questo naturalmente crea opportunità”, osserva Silke, “ma nel frattempo promette un futuro immediato instabile e imprevedibile”.

Il principale partito di opposizione, l’Alleanza Democratica (DA), che promette di “salvare il Sudafrica” e in particolare la sua economia, potrebbe ottenere circa il 25% dei voti.

Ma la minaccia più grande per l’ANC potrebbe venire dal piccolo partito MK guidato dall’ex presidente Jacob Zuma, che potrebbe conquistare fino al 14% degli elettori, attirando gli scontenti del partito al potere.

Voci contrapposte raccolte ai seggi

A Soweto, l’enorme township vicino a Johannesburg, i primi elettori, con piumini o scialli sulle spalle hanno preso posto in coda per votare nella scuola elementare dove il presidente Cyril Ramaphosa, 71 anni, è atteso in mattinata. “Mi sono alzata presto per votare per il partito che amo, il partito che mi ha reso ciò che sono oggi”, ha detto all’AFP Agnes Ngobeni, 76 anni, che non ha nascosto la sua fedeltà all’ANC. “Il mio voto conterà anche oggi”, ha aggiunto la nonna sorridente. Nell’est del Paese, a Ntolwane, Bhekumuzi Shange, 81 anni, che “non ha mai amato l’ANC”, è stato tra i primi a recarsi alle urne su una strada sterrata che porta alla scuola elementare. Due anziani, due volti di un Sudafrica non più compatto.

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RG delle 9.00 del 29.05.24, il servizio di Elena Caputo

RSI Info 29.05.2024, 10:27

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